IL FATTO

Furti d'auto: presa la gang del “cavallo di ritorno” tra Mercato San Severino e Castel San Giorgio

In trappola un gruppo che operava su commissione in tutta la Valle dell’Irno 

MERCATO SAN SEVERINO - Sgominata una banda criminale per reati commessi tra Mercato S. Severino, Fisciano e Pellezzano. Il blitz è stato compiuto nella giornata di ieri dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, guidata dal maggiore Alessandro Cisternino . I militari dell’Arma, nel corso della mattinata, a Mercato San Severino, Castel San Giorgio e Napoli, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore nei confronti di cinque indagati. Si tratta, nello specifico, di Rocco Moffa ,31enne di Mercato San Severino,

Gennaro Esposito e Salvatore Esposito , rispettivamente di 38 e 37 anni, residenti entrambi a Cercola in provincia di Napoli. Per questi tre è scattata la misura cautelare della detenzione in carcere. Per Nunziante Iannone , 31enne di Mercato San Severino e Nicola D’Auria , 27enne di Castel San Giorgio è stata disposta invece la misura degli arresti domiciliari.

Gli indagati sono tutti ritenuti responsabili a vario titolo di concorso in furto aggravato di autovetture, ricettazione, riciclaggio ed estorsione compiuta mediante la tecnica del “cavallo di ritorno”. I reati contestati sono stati commessi a Mercato San Severino, Fisciano e Pellezzano e nell’hinterland napoletano. Le indagini, condotte dal Nucleo operativo della compagnia di Mercato San Severino, avrebbero fatto emergere con chiarezza che il gruppo criminale operava nell’ambito di un accurato disegno organizzativo, laddove i reati consumati venivano sistematicamente posti in essere da persone stabilmente dedite alle attività illecite: curavano con precisione la ripartizione dei compiti, volti alla commissione di numerosi furti di autoveicoli di media e grossa cilindrata da immettere sul mercato, previa contraffazione del numero di telaio. I reati sono stati commessi principalmente in un’officina meccanica di Mercato San Severino, dove operava Moffa e dove venivano trasportate gran parte delle vetture rubate. All’interno dell’officina, con particolare ingegno, venivano manomesse le centraline delle auto rubate, cambiati i numeri di targa dei veicoli e contraffatti i numeri di telai di appartenenza.

Le indagini dei carabinieri, eseguite mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, visione di immagini dei sistemi di videosorveglianza, sopralluoghi e conoscenza dell’ambiente criminale locale, hanno inoltre consentito di far luce su un caso di estorsione con la tecnica del “cavallo di ritorno”, nonché di recuperare 6 veicoli rubati e di sequestrare l’officina meccanica nella quale erano state occultate numerose centraline e pezzi di veicoli rubati.

In particolare, una sera, dopo aver messo a segno l’ennesimo furto di un’auto all’interno del parcheggio di un noto locale di Fisciano, i ladri, che conoscevano vittima, avevano chiesto 3.500 euro in cambio della restituzione del veicolo. In altri casi, è stata effettuata anche la vendita clandestina e illecita di parti di ricambio delle autovetture rubate, di cui una parte (quelle ritrovate) sono state restituite ai loro legittimi proprietari.

Mario Rinaldi

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