Furia omicida dopo la festa con gli amici

Ricostruite le ultime ore di vita della badante bulgara uccisa dal marito geloso a Castelnuovo: il muratore sotto torchio

CASTELNUOVO CILENTO. Si terrà questa mattina nel carcere di Vallo l’interrogatorio di convalida del 45enne bulgaro Yordan Koled, il muratore accusato di aver ammazzato venerdì notte la moglie Violeta Ganeva, badante, connazionale di 48 anni. L’uomo, accecato dalla gelosia, avrebbe prima malmenato la donna e poi con una sedia di legno l’avrebbe colpita ripetutamente alla testa, fino a ucciderla.

È stato lui stesso sabato sera, dopo tre ore di interrogatorio, a confessare l’atroce delitto consumato all’interno della casa rurale, in località Cerrito, nella frazione Vallo Scalo del comune di Castelnuovo Cilento, dove la coppia viveva con il figlio di 18 anni. Nell’abitazione, gli investigatori coordinati dal capitano Alessandro Starace e diretti dal procuratore Giancarlo Grippo, hanno trovato tracce di sangue e la sedia rotta. Oggi l’uomo sarà sottoposto all' interrogatorio di convalida che, con molta probabilità, confermerà il fermo con l’emissione della relativa misura cautelare.

Nel pomeriggio, invece, il medico legale Adamo Maiese effettuerà presso la sala mortuaria dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania l’esame autoptico sul corpo della donna.

L’altra sera la coppia aveva partecipato ad una festa a Vallo Scalo, nell'abitazione di un connazionale, in onore di San Michele Arcangelo, un santo molto venerato dai cristiano- ortodossi. Qui hanno mangiato il piatto tipico a base di carne di pecora, annaffiato da vino, birra e grappa. Sono poi tornati a casa dove hanno iniziato a discutere. La vittima avrebbe confessato di aver avuto una relazione con un altro, scatenando l'ira omicida del marito che ubriaco ha afferrato una sedia iniziando a colpirla ripetutamente. L'uomo, poi, è andato a dormire. Ma nel corso della notte si è alzato ed è tornato in cucina dove a terra giaceva il corpo privo di vita della moglie.

A quel punto ha deciso di prendere il cadavere, di sistemarlo in una carriola e condurlo fino alla strada che da Vallo Scalo conduce a Vallo della Lucania, lasciandolo visibile dietro una siepe. Poi ha ripercorso i quattrocento metri per raggiungere l'abitazione e ha tentato di pulire il pavimento imbrattato di sangue prima di tornare a letto.

Sabato mattina, come se nulla fosse accaduto, si è recato al lavoro mentre il figlio, ignaro di tutto, dormiva al secondo piano dell’abitazione. Il ragazzo, senza lavoro ed in attesa di occupazione, era rientrato in casa qualche ora dopo l’omicidio da un accesso esterno all’abitazione. Pertanto, quando la mattina sono arrivati i carabinieri, il giovane non era ancora a conoscenza di nulla.

Apparentemente sembrava una famiglia normale. Una famiglia di emigrati arrivati in Italia in cerca di lavoro. La vittima Violeta Ganeva, lavorava come badante a Policastro Bussentino. Usciva la mattina presto e rientrava a casa in serata. Spesso però si fermava a dormire fuori e rientrava solo il venerdì sera. Il marito invece Yordan Koled fa il manovale, lavorava a Pioppi in un cantiere edile. Nulla, insomma, faceva presagire ad una simile tragedia e ad una violenza così assurda.

Vincenzo Rubano

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