La zona dove è avvenuto il fatto

STRAGE IN SPAGNA

Furgone contro la folla a Barcellona, 13 morti e 80 feriti. Due gli arrestati

Sangue sulla Rambla. Altri attentatori in fuga. Potrebbero essere coinvolti degli italiani IL VIDEO SALERNITANO VIVO PER MIRACOLO

BARCELLONA - Sono due le persone arrestate perché ritenute coinvolte nell'attentato di Barcellona, dove un furgone ha investito i pedoni sulla Rambla: 13 le persone uccise e diverse decine i feriti. Altre due sarebbero in fuga. Posti di blocco sono stati allestiti alle principali uscite dalla capitale catalana. Un secondo furgone bianco collegato all'attacco a Barcellona è stato trovato nel villaggio di Vic, nei pressi della città: si ipotizza che il mezzo sia stato usato per la fuga. "Uno degli autori dell'attacco di oggi è stato ucciso in una sparatoria con la polizia a Sant Just Desvern", una decina di chilometri a ovest di Barcellona. Lo scrive La Vanguardia. L'ucciso avrebbe tentato di forzare un posto di blocco. Finora il bilancio è di tredici morti a Barcellona, dopo che il furgone ha travolto diverse persone sulla Rambla.

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Sono 80 le persone rimaste ferite e ricoverate negli ospedali, delle quali 15 sono in condizioni molto gravi. Le verifiche sono ancora in corso ma c'è il rischio di eventuali coinvolgimenti di connazionali italiani nell'attacco a Barcellona, secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina. In un primo momento la polizia aveva riferito di aver arrestato Driss Oukabir, la cui identità corrispondeva ai documenti forniti per noleggiare il furgone. Ma più tardi un uomo - sempre identificato come Driss Oukabir Soprano - si è presentato al commissariato di Ripoll (Girona), dove risiede, denunciando il furto dei suoi documenti. Lo riferisce La Vanguardia. La polizia aveva diffuso la sua identità e la sua foto come colui che aveva affittato il furgone usato nell'attentato. Il sindaco della località ha confermato l'identità dell'uomo. Gli agenti stanno cercando di chiarire perché Oukabir non abbia denunciato prima il furto e sospettano il fratello minore di Driss, Moussa.

L'Isis ha rivendicato l'attentato di Barcellona attraverso la sua 'agenzia' Amaq, definendo gli attentatori "soldati dello Stato islamico". Lo riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web, pubblicando una immagine della rivendicazione in arabo. Il viale è stato transennato ed evacuato. Il conducente aveva abbandonato il veicolo e sarebbe fuggito a piedi. Il furgone è salito sulla parte centrale del celebre viale del centro di Barcellona, percorso da numerosi turisti, e si era schiantato contro una edicola all'altezza dell'incrocio con Carrer Bonsucces dopo avere investito una decina di persone.