l’inchiesta 

Furbetti del cartellino Assoluzione impugnata

La Procura impugna l’assoluzione per i furbetti del cartellino all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno: il pm Rotondo ha depositato i motivi alla base dell’appello contro i 22...

La Procura impugna l’assoluzione per i furbetti del cartellino all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno: il pm Rotondo ha depositato i motivi alla base dell’appello contro i 22 imputati che avevano ottenuto il proscioglimento dal gup del Tribunale di Salerno. Secondo l’accusa, le false attestazioni effettuate coi cartellini da dipendenti diversi dai titolari, anche se non integravano ammanchi per l’azienda ospedaliera, configurando “solo” l’accusa di falsa attestazione e non quella di truffa, erano sufficientemente dimostrate. Per il pm era contestata, in ogni caso, l’assenza dei dipendenti, anche senza l’accusa formalizzata di truffa aggravata. «Esisteva – scrive il pm – un contesto probatorio che imponeva il vaglio dibattimentale degli elementi raccolti dalla pubblica accusa, che invece è stata privata della possibilità di saggiare i propri e gli altrui testi, di sottoporre ad esame gli imputati, di effettuare nuove e diverse indagini la cui necessità poteva emergere nel corso del dibattimento».Per la Procura, il proscioglimento non ha valorizzato gli elementi di prova, che pure il gup ha giudicato come «incontestabili», effetuando un giudizio sulla colpevolezza, complesso e approfondito, andando nel dettaglio delle assenze, della loro durata, di eventuali disagi sofferti dai malati, «con una decisione censurabile – scrive il pm – che deve essere riformata». Il sostituto procuratore Francesco Rotondo chiede il processo–bis che accerti in fase di appello le condotte contestate agli imputati. L’attuale procedimento è uno degli stralci effettuati dalla rosa iniziale degli attenzionati –indagati in una maxioperazione che aveva riguardato oltre 500 posizioni di dipendenti ospedalieri, con alcuni condannati con rito alternativo, molti attesi dal dibattimento e altri usciti senza danni dalle valutazioni. Da un primo screening video erano state successivamente attivate fasi investigative più approfondite, che comprendevano pedinamenti e verifiche incrociate, con un massiccio impego di investigatori della pg della Guardia di Finanza impegnati nelle fasi di accertamento. Nelle scorse settimane il gup del Tribunale di Salerno aveva emesso sentenza di proscioglimento valutando l’insussistenza del quadro probatorio a carico dei ventidue attuali interessati dal procedimento, per le sole accuse di falso contestate dalla Procura. Su questo stesso nodo, dopo l’istanza di appello depositata dalla Procura di Salerno, si giocherà la successiva fase giudiziaria.
Alfonso T. Guerritore
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