L’INTERVISTA

Furbetti al "Ruggi", il sindacalista: «Sempre più solo dopo le minacce»

Lo sfogo di Cicalese oggetto di ripetute intimidazioni all'ospedale dopo le sue denunce che hanno portato all'inchiesta giudiziaria

SALERNO. Dopo lo scandalo dell’assenteismo la tensione al “Ruggi” si avverte nell’aria, ma che qualcuno pensasse di ricorrere alle minacce è proprio un altro discorso. Invece di rimanere sgomenti di fronte a chi girava le spalle e andava via dall’ospedale in pieno orario di lavoro, qualcuno ha individuato il “capro espiatorio”, vale a dire il dipendente Giuseppe Cicalese, delegato Rsu Cisl Fp, che è stato minacciato.

leggi anche: Ruggi, denunciò gli assenteisti: minacciato sindacalista Giuseppe Cicalese sarebbe stato avvicinato e intimidito, in più circostanze, all'interno dell'ospedale di Salerno

Questo perché, in seguito ad una sua denuncia, ha fatto scattare le indagini della Procura. Il punto è che il suo esposto agli inquirenti non riguardava affatto i “fannulloni”. Comunque nonostante le minacce da parte di sconosciuti, Cicalese non ha sporto denuncia, anche se di questi episodi ne era già al corrente il dg Viggiani.

Cicalese, cosa è successo?

«Sono stato avvicinato da due persone esterne all’ospedale che non conosco e che sono venute al “Ruggi” per intimidirmi, dicendomi di stare attento, altrimenti avrei potuto fare una brutta fine, suggerendomi di andare a lavorare altrove. Altre tre o quattro volte alcuni amici e colleghi, avendo sentito voci preoccupanti, mi hanno riferito che qualcuno aveva brutte intenzioni nei miei confronti, allertandomi perché si tratterebbe di gente pericolosa».

È preoccupato?

«Il manager Viggiani mi ha proposto il trasferimento per proteggere la mia incolumità, ma non ho accettato. Io ho fatto solo il mio dovere. Ma in questo momento sento vicina solo la Cils, il direttore generale e amministrativo. Gli altri non mi salutano neanche».

L'INTERVISTA COMPLETA SUL GIORNALE OGGI IN EDICOLA

©RIPRODUZIONE RISERVATA