La protesta davanti al carcere di Fuorni

SALERNO

«Fuorni maglia nera delle carceri campane»

Sit in della polizia penitenziaria: «Gli agenti sono troppo pochi, così si alimenta la violenza»

SALERNO. «La Casa circondariale di Fuorni, assieme al penitenziario di Poggioreale, rappresenta la maggiore criticità del sistema carcerario campano, sia per i problemi di sovraffollamento che per mancanza di personale di polizia penitenziaria». È impietoso il giudizio di Ciro Auricchio, segretario regionale del Uspp, una delle organizzazioni sindacali (Osapp, Uil Papp, Cgil Fp e Cnpp) che hanno partecipato ieri al sit in davanti al carcere di Salerno. Una manifestazione organizzata per protestare contro lo «stato d’immobilismo dell’Amministrazione penitenziaria centrale e regionale, per la soluzione della gravissima carenza di organico». Un problema, quest’ultimo, che ne genera altri, come in una reazione a catena. «Gli agenti – spiega Felice Raimo, delegato nazionale Osapp – sono demotivati e frustrati, a causa delle condizioni di lavoro, perché costretti a occupare più posti in servizio, alcuni dei quali incompatibili tra loro».
La conseguenza diretta è l’escalation di violenza . «Un fenomeno – precisa Raimo – dovuto proprio all’assenza delle istituzioni, perché chi compie questi gesti sa che non sarà perseguito». Perciò, a detta di Raimo, l’esplosione delle bombolette di gas da campeggio, trasformate in ordigni artigianali, non possono essere classificati «come una goliardata ma, piuttosto, come episodi gravi che hanno creato turbativa all’ordine interno». Un campanello d’allarme, che si aggiunge agli altri problemi, tra cui non è da sottovalutare quello dell’età media del personale «che è di 50 anni», come rimarca Daniele Giacomaniello, segretario regionale della Uil Papp. «C’è un forte sbilanciamento – aggiunge il sindacalista – tra i poliziotti e la popolazione carceraria. Da anni non viene sostituito il personale che va in pensione e a tutto ciò si aggiungono le carenze strutturali, come la mancanza di videosorveglianza».
Imma Cafaro, Pietro D’Agostino, Armando Tarantino e Angelo De Angelis, esponenti della Cgil Fp, puntano il dito sulle criticità conclamate. «Le richieste di più agenti e più sicurezza – precisano – sono i punti cardine della nostra manifestazione. La carenza di personale non permette di organizzare turni di lavoro adeguati, in quanto gli agenti devono finanche rinunciare ai permessi e alle ferie. E questo provoca un danno psicologico e va a discapito della serenità lavorativa».

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