“Fuoco su Napoli” debutta stasera al Ghirelli

A Salerno una serata-evento dedicata al libro di Cappuccio con reading e proiezioni di video

SALERNO. “Era la città del presente eterno: un napoletano non diceva ’domani andrò al mare’, diceva invece ’domani vado al mare’. E Napoli, come la sedia rotta e molto rotta e poi smembrata, non esiste più. Il nome è vuoto, come quello di una persona cara che è morta, adagiata sul letto, pronta per essere chiusa in una bara e sepolta”. È solo un estratto di “Fuoco su Napoli” il libro di Ruggero Cappuccio vincitore del Premio Napoli 2011.

Il volume, edito da Feltrinelli, stasera alle 21 “debutta” al teatro Ghirelli di Salerno, grazie al progetto “Scritti di Luce - Autori in immagini e parole”, ideato e curato da Brunella Caputo in collaborazione con la galleria Camera Chiara. Alla presenza dell’autore, si svolgerà un reading con brani tratti dal suo libro, in parallelo ad una mostra di foto realizzate da Armando Cerzosimo nei luoghi di origine di Ruggero Cappuccio, ovvero in un Cilento quasi magico e incantato, terra della memoria e dell’ancestrale. La terza appendice è costituita dai video girati negli stessi luoghi del set fotografico da Nicola Cerzosimo.

«Abbiamo scelto soltanto alcune pagine di un romanzo molto intenso – spiega Brunella Caputo – le parole sembrano prendere corpo da sole, hanno una loro naturale tendenza a trasformarsi in immagini, metafore, scene oniriche». Il sogno sembra essere anche il comune denominatore del reportage fotografico di Cerzosimo: «Tutto lo stage è stato fatto in luoghi del Cilento dalle atmosfere particolari. Ho usato molto il concetto di mezzatinta fotografica per ottenere il chiaroscuro e indagare il mistero della fotografia. Cosa forma la figura, il corpo fotografico, quello che forse possiamo definire la materia dell’immagine? Chiari e scuri, luci e ombre combinati e fusi nell’obbiettivo passano attraverso l’otturatore della mia Leica e fissano la figura dell’autore».

La sinossi del romanzo di Cappuccio presenta gli elementi di una singolare trama di fantascienza, dove centrali sono il mistero e l’anima dei luoghi partenopei. I Campi Flegrei stanno per esplodere e la città di Napoli sarà presto invasa dall’acqua e dal fuoco. Nessuno ne è al corrente, tranne Diego Ventre, principe del foro, raffinato affabulatore, amico di politici potenti e boss della camorra. In un drammatico conto alla rovescia, il rampante avvocato progetterà l’affare del secolo: vendere e comprare immobili strategici, edifici che dopo la catastrofe catartica faranno risorgere dalle fondamenta un’altra città, una sorta di Las Vegas del Mediterraneo. Ventre è anche la coscienza della città: ama Napoli e la vuole vedere in cenere, distrutta e purificata, liberata dall’ingordigia umana e dalla violenza estetica che per secoli l’hanno devastata.

Stasera a Salerno, dialogherà con Ruggero Cappuccio il giornalista di “Repubblica” Pierluigi Razzano. L’evento, ad ingresso libero, è organizzato in collaborazione con la Fondazione Salerno Contemporanea.

Paolo Romano

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