L'APPELLO

Fulvio Bonavitacola: «Il senso del limite umano offeso dalla mia generazione»

Il vicepresidente della Regione: «Se non vogliamo termovalorizzatori dobbiamo cambiare registro»

SALERNO - Per lui, erede della generazione sessantotto e già militante comunista, sarà stata dura ma non impossibile l’ammissione pronunciata nel Palazzo Vescovile di fronte ad una serie di vescovi campani: «La mia generazione ha fatto perdere il senso del limite. Sì, il limite dell’umano, prima sconfitto dalla pretesa che tutto fosse politica e poi offeso dalla tecnica e dalla scienza». Fulvio Bonavitacola, vice presidente della Regione Campania con la delicatissima delega all’ambiente, parla di buon’ora al convegno dei vescovi campani sulla difesa del Creato. E, mentre monsignor Andrea Bellandi annuisce in prima fila, Bonavitacola irrompe con le riflessioni su papa Francesco. «Attenzione - spiega il vice di Vincenzo De Luca - non è solo una enciclica ambientalista, green. È, invece, una enciclica sociale che spinge l’umanità a riflettere su nuovi modelli al tempo della crisi del capitalismo e dello stesso liberismo. È il tentativo di andare al di là della pretesa dell’uomo di distruggere il pianeta con la sua onnipotenza, sia sul terreno ambientale che su quello dell’economia che crea cultura dello scarto». La “missione” di invertire la rotta e rendere virtuoso il ciclo dei rifiuti deve iniziare dalla casa di ogni cittadino campano. È il messaggio che arriva da Bonavitacola. «Se non vogliamo termovalorizzatori e discariche dobbiamo abituarci in casa da piccoli a comportarci in un certo modo», sottolinea. «In Campania abbiamo un ostacolo in più: ci siamo autoflagellati per anni costruendo un'immagine deleteria, spesso esagerata rispetto alla realtà dei fatti. C'è un'abitudine di comunicare solo le notizie negative. È evidente che è un impegno generale che ci aspetta e la Regione è pronta, non solo a incrementare i controlli».

Eleonora Tedesco

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