Fuga di gas, distrutta una casa

Capaccio, ferita una coppia di rumeni a Gromola: lui è grave. Sgomberato l’appartamento

CAPACCIO. Coppia di rumeni finisce in ospedale dopo l’esplosione avvenuta ieri in una casa prefabbricata a seguito di una fuga di gas. Ad avere la peggio è stato I. S., 43 anni, che ha riportato ustioni su gran parte del corpo. La sua convivente, M. R. N., 33 anni, se l’è cavata con una ferita alla mano. La donna, medicata all’ospedale di Battipaglia, è stata subito dimessa.

Il fatto è avvenuto poco prima delle 11 nella contrada di Gromola lungo via della Concordia. L’abitazione, dichiarata inagibile, è stata sottoposta a sequestro. In base ai sopralluoghi effettuati, l’incidente sarebbe stato causato dal malfunzionamento di un flessibile di una bombola di gpl. «Non sappiamo bene cosa sia successo – ha detto Salvatore Di Napoli, proprietario dell’abitazione andata distrutta, data in affitto alla coppia – devo parlare con i carabinieri per chiarire tutta la vicenda». Da una prima ricostruzione dei fatti, a causa di una perdita da una bombola di glp, il gas si è propagato nella cucina e nel locale adiacente, saturando l’ambiente. La deflagrazione potrebbe essere stata causata dall’accensione di un interruttore della luce. Lo scoppio ha provocato il crollo di una parete, alcuni pensili si sono staccati dalla parete, e crepe profonde si sono aperte sul solaio dell’abitazione raggiungendo sia la camera da letto, dove si trovava la donna, che il bagno. Il convivente è stato colpito in pieno dallo scoppio e scaraventato a terra riportando diversi traumi e ustioni su buona parte del corpo.

Il boato ha destato l’attenzione di alcune persone che si trovavano nelle immediate vicinanze, che hanno allertato la centrale operativa del 118, che ha inviato sul posto due ambulanze. Intanto sono stati contattati anche i carabinieri della locale caserma e i vigili del fuoco del distaccamento di Eboli. Dalle verifiche effettuate congiuntamente dai vigili e dal personale dell’ufficio tecnico comunale è risultato che l’abitazione non è agibile.

I danni ammontano a decine di migliaia di euro. L’unità abitativa infatti, in parte dovrà essere abbattuta. Ulteriori danni hanno interessato gli arredi della cucina, del soggiorno e della camera da letto. Distrutti pure gli infissi sventrati dalla deflagrazione e la porta di ingresso. La coppia probabilmente lavorava presso l’adiacente azienda agricola che non è stata interessata dallo scoppio. Un altro caso simile si è verificato circa una decina di giorni fa a Castellabate. Anche in quella occasione ad avere la peggio è stata una badante di origine rumena.

Angela Sabetta

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