Fronte comune degli utenti “No” al rincaro dei biglietti

Studenti e pendolari chiedono di inserire Pontecagnano nella tratta urbana

Superficialità, noncuranza, incapacità di programmare, incapacità di rappresentare le ragioni di un territorio. C’è tutto questo dietro l’assurdo salasso che i pendolari di Pontecagnano, in massima parte studenti, subiscono dal primo gennaio per raggiungere Salerno in autobus. Il costo di biglietti e abbonamenti è lievitato del 60 per cento e solo perché Pontecagnano non è stato inserito nella tratta urbana. Cosicché costa molto meno andare da Salerno nei comuni della Valle dell’Irno, e non da Pontecagnano a Salerno, i cui territori sono confinanti. Un’assurdità, che solo la mente perversa di chi non conosce il territorio ed è distante dai problemi della gente poteva concepire.

Sul piede di guerra, dunque, gli studenti, universitari e non, della città picentina. «Pontecagnano Faiano deve tornare nella tratta urbana, non è possibile sottoporre i cittadini ad un notevole salasso economico - dice Roberta D’Amico, studentessa universitaria ed esponente dei Giovani democratici – Noi giovani ci troviamo ad affrontare aumenti notevoli per poter andare a scuola o all’università. Molte famiglie si trovano in difficoltà».

Arrabbiato anche Simone Buonomo, studente universitario di Scienze politiche: «L’aumento delle tariffe è un grande disagio per gli studenti e i lavoratori, ma non ci pieghiamo ai giochetti politici. L’iniziativa alla stazione ferroviaria domani mattina è un ottimo punto di partenza, auguriamoci che sia un punto di inizio e non di arrivo».

Il riferimento è all’incontro organizzato dal locale circolo del Partito democratico (forza di opposizione consiliare) per domenica, alle 11 e 30, presso la stazione ferroviaria. Saranno presentate varie iniziative per coinvolgere i cittadini sulla questione trasporti.

La questione dell’aumento delle tariffe dei titoli di viaggio dal 1 gennaio 2015, in seguito all’inserimento di Pontecagnano Faiano nella tratta extraurbana di Salerno, è – da alcune settimane a questa parte – argomento di dibattito e di aspre polemiche tra l’amministrazione comunale (guidata dal sindaco Ernesto Sica) e i locali esponenti del Pd. Nei giorni scorsi, i democratici – che hanno accusato l’amministrazione comunale di immobilismo – si sono recati in audizione presso l’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella, chiedendo il reinserimento di Pontecagnano Faiano nella tratta urbana, con un notevole risparmio per studenti, lavoratori e famiglie. Dal canto suo l’amministrazione – con in testa il sindaco Sica e l’assessore al ramo Mario Vivone - ha dichiarato, piu` volte, di essersi interessata al problema fin da da settembre e di aver chiesto di reinserire Pontecagnano Faiano nella tratta urbana. Domani, dunque, l’incontro alla stazione ferroviaria, un luogo che torna al centro del dibattito, dopo che in passato diverse associazioni ed esponenti politici ne avevano denunciato il degrado. «Come consulta delle associazioni – spiega Federico Arcangelo Marra – abbiamo chiesto a Ferrovie, un locale in comodato d’uso, in maniera da poter avere un punto d’incontro e restituire la stazione alla cittadinanza, riavvicinando i cittadini proprio allo scalo ferroviario della citta». Per quanto riguarda il caro trasporti – conclude Marra – bisognerebbe ragionare in maniera diversa, proponendo gratuità mirate, ma su area vasta».

Del la mobilità,in ottica sostenibile, si è occupata l’associazione Isea: «La nostra indagine con relativo sondaggio – spiega il presidente del sodalizio Antonio DeRosa – ha messo in evidenza quanto sia difficile, per i pendolari, utilizzare i mezzi pubblici per spostarsi da Pontecagnano Faiano. Tuttavia prima - a fronte di un servizio insoddisfacente non c’erano tariffe esorbitanti, adesso invece è un vero e proprio salasso per i cittadini».

Marco De Simone

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