Un fascio di fiori bianchi sul banco vuoto di Raffaele Rossi (nel riquadro)

LA TRAGEDIA

Frontale a Nocera Superiore, lacrime a scuola: fiori bianchi sul banco di Raffaele Rossi

Il racconto della preside dell'istituto Nautico di Salerno: «Amava il mare, siamo sconvolti»

SALERNO - «Cerchiamo di sostenerci uno con l’altro, nel ricordo di quello di bello che hai lasciato Raffaele». La preside dell’Iis “Giovanni XXIII” tecnico nautico e professionale per i servizi commerciali, Daniela Novi, è commossa come tutti i suoi studenti. Ieri mattina, due fasci di fiori bianchi erano su banco della 4C dell’indirizzo nautico che frequentava Raffaele Rossi. Surreale l’atmosfera a scuola. Gli allievi erano con il capo chino a riflettere. Un silenzio assordante aleggiava nelle aule. Un alunno è entrato nella presidenza piangendo e chiedendo perché si dovesse morire in quel modo e a quell’età.

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«Una tragedia che ha sconvolto l’intero istituto - sottolinea la preside - . Noi tutti sentiamo la mancanza di un allievo impegnato e con una grande passione per il mare. Numerosi i suoi compagni fortemente provati dalla tragedia. Abbiamo quindi pensato di avviare percorsi di sostegno e di riflessione collettiva sull’evento e sul contesto che lo ha generato. I docenti e un sacerdote terranno incontri con gli studenti per far di questo momento di difficoltà un’occasione di crescita». La dirigente scolastica ha scritto ai suoi allievi: «Raffaele era un ragazzo buono, rispettoso, volenteroso con una grande passione per il mare. Aveva navigato già sulle navi della TTlines, sulla Palinuro, la nave scuola della marina militare, dove ci si imbarca solo per merito, aveva svolto alternanza in capitaneria, sui traghetti intercostieri, presso l’autorità portuale,distinguendosi sempre per il suo impegno, la sua educazione e la sua diligenza. Si era addormentato prima dell’urto fatale, sognando forse il prossimo obiettivo da raggiungere».

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La strada killer. L’ex statale 18, in particolare dal tratto compreso tra la biforcazione per il casello di Cava de’ Tirrenifino a piazza Santa Chiara a Pagani è teatro da 70 anni i numerosi incidenti stradali. L’arteria è trafficata a qualsiasi ora, anche da mezzi pesanti e da pullman. Di fatto a una sola corsia per direzione di marcia non c’è alcuna separazione tra le due carreggiate e c’è solo la doppia striscia continua a segnalare la divisione. 

(s.d.n.)

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