l’istanza

Frodi nelle pompe di benzina Tagli ai capi d’imputazione

Prescrizione per i singoli reati di frode, con il mantenimento della sola accusa di associazione a delinquere, per la quale i termini non sono ancora scaduti. È questa la richiesta formulata ieri...

Prescrizione per i singoli reati di frode, con il mantenimento della sola accusa di associazione a delinquere, per la quale i termini non sono ancora scaduti. È questa la richiesta formulata ieri dalle difese dei trentanove imputati per l’inchiesta “pieni d’oro”, che nel 2006 svelò un giro di truffe agli automobilisti a Salerno e in vari comuni della provincia. Alcuni benzinai si erano organizzati per versare nei serbatoi meno carburante di quello che figurava sul display . Il raggiro avveniva diluendo il carburante con acqua, oli vegetali, lubrificanti ed altre sostanze. Gli impianti venivano manomessi con l’ausilio di alcuni dipendenti delle ditte di manutenzione e grazie alla complicità di due ispettori della camera di commercio di Salerno, che all’atto dei controlli avrebbero chiuso un occhio. Tra gli imputati, oltre a benzinai e personale delle ditte di manutenzione, ci sono infatti Daniele Lanza e Giorgio Imperato, dipendenti dell’ufficio metrico dell’ente camerale. Ora le difese (nel collegio Gino Bove e Orazio Tedesco) chiedono di prendere atto della prescrizione di alcuni reati.