Frode sul pomodoro San Marzano dop Il giudice ha condannato Antonio Amato

Marchio San Marzano dop: tutelata non solo la trasformazione ma anche la coltivazione. È questo il principio sancito nella sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Salerno nei confronti...

Marchio San Marzano dop: tutelata non solo la trasformazione ma anche la coltivazione. È questo il principio sancito nella sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Salerno nei confronti dell’imprenditore Antonio Amato, ex titolare del pastificio Amato di Salerno, accusato di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con marchi falsi. Ad indurre i giudici dell’Appello a condannare l’imprenditore, a sei mesi di reclusione e cinquemila euro di multa, il ritrovamento di scatole di pomodori con la dicitura “Prodotto nella Regione Dop San Marzano - pomodori pelati italiani”, presso il porto di Salerno e in partenza per il mercato Americano. I carabinieri dei Nas sequestrarono all’epoca dei fatti oltre ventimilamila scatole di pelati - commissionate dalla “Antonio Amato C Molini e Pastifici di Salerno” in partenza per l’America e prodotte dalla “Expom” di Walter Russo. Ma dall’indagine condotta dai carabinieri si scoprì alla fine che quei pelati erano in realtà stati coltivati in Puglia. Il procuratore generale ha chiesto l’assoluzione rispetto alla precedente condanna a sedici mesi di reclusione, perché riteneva fosse stato perpetrato un semplice illecito amministrativo. Ma l’avvocato Luca Forni - costituito parte civile per il Consorzio di tutela del pomodoro San marzano dell’Agro Sarnese nocerino Dop - nella sua arringa ha chiesto e ottenuto che fosse confermata la sentenza dei giudici nocerini nei confronti di Amato, in quanto va tutelata non solo la produzione ma anche la coltivazione dei prodotti dop. Il presidente del collegio salernitano, Claudio Tringali, ritenendo valida la tesi prospettata dalla parte civile ha condannato Amato a sei mesi di reclusione e ad una multa di cinquemila euro. Inoltre, l’imputato dovrà risarcire le associazioni - oltre al Consorzio anche Associazione Napoli Adoc e Asso Consum Onlus - che si sono costituite in giudizio per le spese processuali oltre a risarcire il danno, in sede civile. La tutela dei prodotti dop e in particolare del pomodoro San Marzano è salva. Si dovrà tutelare non solo a produzione ma anche le coltivazioni, quindi non sarà Dop, il San Marzano coltivato fuori dall’Agro nocerino sarnese. Il problema da un punto di vista non solamente giuridico ma anche tecnico presenta varie sfumature e le stesse pronunce della magistratura, in casi simili, non sono state spesso univoche. In questo contesto, però, la scelta del giudice è apparsa molto chiara: quando si parla di pomodoro San Marzano bisogna guardare anche al luogo di coltivazione.