Malumori a palazzo di città

Frizioni nella maggioranza Bufera su Di Carlo: «Lasci l’Asi»

SALERNO. Scricchiola la maggioranza a Palazzo di Città. A farsi portavoce del malumore che serpeggia tra i banchi dei deluchiani è stato il consigliere Horace Di Carlo che, in un’intervista...

SALERNO. Scricchiola la maggioranza a Palazzo di Città. A farsi portavoce del malumore che serpeggia tra i banchi dei deluchiani è stato il consigliere Horace Di Carlo che, in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Mattino”, ha dichiarato l’intenzione di sospendersi dal gruppo “Salerno per i giovani” perché non ha condiviso la decisione dell’ex sindaco Vincenzo De Luca di non volerlo nominare assessore. All’indomani delle sue dichiarazioni non sono mancate forti polemiche. Coloro che continuano a restare vicino al presidente della Regione si attendono adesso un atteggiamento consequenziale da parte dell’avvocato salernitano. In primis, attendono le sue dimissioni dal gruppo nel prossimo Consiglio comunale previsto per fine mese e, quindi, anche quelle da componente del Consiglio direttivo dell’Asi. Infatti, al momento Di Carlo occupa quel ruolo per espresso volere di De Luca ,che intese premiarlo per il suo risultato elettorale nominandolo all’interno del Consiglio generale e spingendo poi per la sua elezione nel direttivo. I deluchiani ora si attendono che lasci quell’incarico che, è bene ricordarlo, non è puramente di facciata ma frutta al consigliere 36.482 euro lordi all’anno, come si evince dal prospetto economico pubblicato sul sito della Provincia di Salerno.

Secondo i fedelissimi di De Luca l’equazione è molto semplice: se non si accetta più la politica dell’ex sindaco, non si possono nemmeno accettare gli incarichi ottenuti grazie al suo interessamento. Ma Di Carlo potrebbe non essere l’unico a lasciare il cerchio magico. Voci di corridoio informano che anche alcuni esponenti di “Campania libera” starebbero pensando di allontanarsi e di tentare un’impresa indipendente (possibilmente di estrazione civica) alle prossime comunali. Insomma, la situazione sembra sfuggire di mano, anche se in tanti si dicono convinti che al momento di iniziare la campagna elettorale tutti saranno pronti a tornare sui propri passi. Un possibile chiarimento potrebbe arrivare dalla riunione di maggioranza in vista del Consiglio. (a.c.)

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