Cava de' Tirreni

Frate Gigino sindaco divide i politici 

Canora: «Pronto a raccogliere la sfida». Di Matteo: «Valida alternativa al Pd»

CAVA DE' TIRRENI. «No comment» secco del sindaco Vincenzo Servalli sulla candidatura, alquanto precoce ma sicuramente provocatoria, alla poltrona di primo cittadino fatta venerdì mattina, via Facebook, da padre Luigi Petrone del convento francescano di San Francesco e Sant’Antonio. Un annuncio arrivato all’indomani dell’ennesimo diniego ricevuto per lo spettacolo pirotecnico che sarebbe dovuto tenersi nella serata di ieri in coda ai festeggiamenti di Sant’Antonio.
A riguardo, il primo cittadino metelliano ha preferito non rispondere alla provocazione, decidendo di non esprimersi per evitare di gettare benzina su un fuoco facilmente alimentabile considerati anche e soprattutto i precedenti. Piuttosto Servalli si è soffermato su alcune doverose precisazioni in merito ai dinieghi arrivati a frate Gigino. Come noto, infatti, in città vige l’ordinanza che vieta di accendere fuochi d’artificio se non su Monte Castello e in precise occasioni, eppure il primo cittadino ha fatto sapere di aver dato il suo nulla osta per i luoghi individuati dal francescano, ma che tuttavia il no è arrivato dalla Commissione Materie Esplodenti della Prefettura di Salerno.
«Il problema – ha precisato Servalli – è che la Commissione Prefettizia non ha ritenuto opportuno dare l’ok, evidentemente per questioni di sicurezza, e a quel punto non ho potuto fare nient’altro. Avevo dato parere favorevole ai due i siti individuati da padre Luigi, quindi per quanto mi riguarda non ho potuto fare altro di fronte al parere negativo della Prefettura».
Nel frattempo, però, la voce di una probabile candidatura a sindaco di frate Gigino ha fatto subito il giro della città dei portici dividendo, inevitabilmente, le opinioni. E se da un lato c’è chi vede “la sfida” del frate come l’ennesima mossa per fare scalpore e animare l’inizio dell’estate; dall’altro non manca il sostegno di chi effettivamente crede che il francescano possa un giorno indossare la fascia tricolore. Pareri divisi anche tra i consiglieri comunali. Eugenio Canora (PD) si è affiancato al «no comment» di Servalli, aggiungendo però ironico che sarebbe «pronto a raccogliere il guanto di sfida». Più pungente il parere di chi siede tra i banchi dell’opposizione. «Sarebbe sicuramente una valida alternativa al PD – ironizza Massimiliano Di Matteo (Amiamo Cava) –, soprattutto a seguito delle ultime vicissitudini politiche».

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