Cava de' Tirreni

Frate Gigino ha disertato la storica alzato del panno 

La sua assenza è stata notata e fa pensare a un distacco definitivo dal santuario. Prima, poi, non erano stati nemmeno esplosi i tradizionali fuochi pirotecnici

CAVA DE' TIRRENI. Il grande assente in occasione dell’alzata del panno di San Francesco è stato proprio lui, fra Gigino Petrone. Una situazione che testimonia quelle che finora sembrano essere solo voci: il trasferimento del frate che in un modo o nell’altro, tanto rumore ha fatto in città.
L’assenza di lunedì, sia durante la celebrazione delle 19 sia durante la processione per l’alzata del panno di San Francesco, è saltata agli occhi di tutti. Il prologo alla sua assenza e al suo distacco, nell’immediato, verso i festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi, si è avuto con l’assenza dei botti con i quali, solitamente, ricordava alla cittadinanza che, esattamente, tra un mese, sarebbe stata la festività di San Francesco. Non solo e i questuanti che giravano tra le case anche prima di un mese dai festeggiamenti? E il programma già pronto? Tutti interrogativi che almeno in questo momento hanno una sola risposta. Padre Luigi, non è più il frate che tutti hanno conosciuto anche se lui pochi giorni fa disse che sarebbe andato in qualche altra chiesa e che non si sarebbe consumato alcun trasferimento. Padre Luigi affermò che avrebbe voluto dedicarsi un po’ alla predicazione esterna e che sarebbe rimasto sempre di sede al santuario. «Non sono sempre presente per gli impegni di evangelizzazione. Certo è che per venti anni non sono mai uscito. Ora è inconcepibile per la gente non trovarmi qui». Il suo repentino distacco da quelle che sono le iniziative al santuario, non convince coloro che hanno visto in lui quel vulcano di idee che neanche terminava una festa che ne programmava un altra. Le voci di un possibile trasferimento sembrano avere delle fondamenta solide. Il silenzio assordante del frate e il suo distacco dalle iniziative del santuario, sono emblematiche di qualcosa che non va o che si sarebbe rotto. I fedeli che seguivano anche l’aspetto ludico, che non è mai mancato attorno al santuario con la sua gestione, notano che lo stesso frate non si vede più tanto in giro.
Non fa sentire forte la sua voce, come suo solito. Elementi questi che hanno fatto pensare che qualcosa al Santuario di San Francesco e Sant’Antonio sia cambiato. Molto probabilmente non si sente più tanto motivato. Una demotivazione, forse scaturita dal fatto che non ha più il pieno potere decisionale e gestionale come quando è stato rettore. (r. c.)
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