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Franco (Pd): «I nuovi stalli per la sosta sono irregolari»

SARNO. Continuano le polemiche sul piano della sosta con ampio dibattito nell’ultimo consiglio comunale. Il consigliere del Pd, Raffaele Franco, autore, peraltro, di una denuncia alla Procura sulla...

SARNO. Continuano le polemiche sul piano della sosta con ampio dibattito nell’ultimo consiglio comunale. Il consigliere del Pd, Raffaele Franco, autore, peraltro, di una denuncia alla Procura sulla questione, continua sulla linea dura e insiste affinché il primo cittadino adotti provvedimenti urgenti contro il piano. Franco sostiene: «È una vicenda che è stata sviscerata fino alla noia, con dei dati concreti emersi. Dal sindaco mi sarei aspettato dei provvedimenti immediati. Dalla verifica da lui stesso disposta, è emersa una grave discordanza tra gli stalli tracciati dalla ditta e quelli del capitolato e, in alcuni casi, lo ha personalmente verificato. Eppure, la Multiservices continua a percepire tariffe anche sulle strisce illegittime. Mancusi doveva adottare un provvedimento d’urgenza che andasse bloccare questo fatto. Ogni giorno che passa. Si continua a portare avanti un reato ai danni dei sarnesi nell’omissione di chi dovrebbe vigilare che questo non accada».

Franco continua: «La Multiservices ha un introito illegittimo e questo non può essere consentito. Per non parlare, poi, dei verbali che stanno arrivando ai cittadini per le strisce blu; a mio modesto avviso, sono tutti illegittimi e finiranno per determinare un danno non alla ditta, ma al Comune che ne risponde direttamente. Almeno si ponga un freno alle illegittimità, anche ricorrendo alla sostituzione del funzionario che continua a manifestare inerzia rispetto a tutto quanto emerso».

La replica del sindaco Amilcare Mancusi: «La questione è molto delicata. Io non mi ritengo competente in questa materia. Quando la legge mi consentiva di adottare provvedimenti di ordine pubblico, l’ho fatto, ma ora non posso sostituirmi al funzionario. Tutto quanto sta accadendo è stato portato all’attenzione della magistratura. Se ci possono essere delle omissioni in atti d’ufficio, queste non sono sicuramente riferibili al sindaco. Ho preso il pacchetto degli accertamenti dal quale si evincono gravi discordanze e l’ho portato all’attenzione delle forze dell’ordine, rendendomi disponibile a testimoniare, per esempio, che a corso Umberto I gli stalli erano di 1,65 metri per due e non due metri per cinque perché davanti a me li hanno misurati i responsabili dell’ufficio tecnico. Lo stesso dicasi per i posti tracciati su via Roma e in altre zone. Ora sarà la magistratura ad attribuire eventuali responsabilità».(g. f.)

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