Franco Chirico «Problemi alla Bcc di Vallo Colpa del Cda»

«E’ stupefacente che un direttore di banca, senza conoscere gli esiti dell’ispezione dell’Organo di Vigilanza, attribuisca la causa principale dell’entità delle sofferenze accumulate dalla Banca del...

«E’ stupefacente che un direttore di banca, senza conoscere gli esiti dell’ispezione dell’Organo di Vigilanza, attribuisca la causa principale dell’entità delle sofferenze accumulate dalla Banca del Cilento alla negativa congiuntura economica»: a parlare è l’ex presidente Franco Chirico che replica al direttore della Bcc di Aquara, Antonio Marino, che aveva detto a “la Città” «che le sofferenze sono in tutta Italia e non solo a Vallo; ma la vera anomalia della Bcc del Cilento è la frattura interna alla compagine sociale».

«In base alla mia esperienza -scrive Chirico - le sofferenze presso le banche maturano e crescono a dismisura allorché il Cda viene meno ai seguenti compiti istituzionali: verificare l’adeguatezza dei presidi organizzativi rispetto ai crescenti rischi creditizi; gestire il credito con maggiore rigore in tempi di crisi allo scopo di evitarne il progressivo deterioramento; monitorare gli indici di rischio, quali delibere scadute, sconfinamenti, sofferenze allargate, incagli, concentrazione». «La causa dei problemi della Bcc cilentana e lucana non è la “frattura interna tra i soci” ma è nell’inadeguatezza dei componenti del Cda» conclude Chirico.