Francese mette alla porta Provenza e i “frondisti” 

La sindaca fa fuori dalla giunta l’assessore ai Lavori pubblici e coordinatore di Fi Rapporti tesi anche con 4 consiglieri, sui social si scatena lo scambio di accuse

Pugno di ferro della sindaca: Giuseppe Provenza fuori dalla giunta. Alla porta anche i consiglieri della fronda, che in una nota confermano che «la mancata partecipazione alla seduta trova giustificazioni nella mancata risposta al documento politico». Giovedì sera, al termine della riunione consiliare disertata dai rappresentanti di Forza Italia e Rivoluzione Cristiana, la maggioranza ha scelto. La Francese e i suoi si sono recati alla pizzeria “Victoria” per discutere del forfait di Valerio Longo, Gerardo Zaccaria, Francesco Marino e Bruno Amendola. Occhi indiscreti nel locale, visto che, al piano superiore, c’erano i consiglieri d’opposizione. È prevalsa la linea dura, avallata dalla sindaca, di chi vuole la revoca dell'assessore ai lavori pubblici, coordinatore politico dei forzisti cittadini. La maggioranza vuol mandare via pure i consiglieri della fronda.
Un clamoroso ribaltone politico, che coglie di sorpresa lo stesso Provenza, di ritorno da Milano, dove s’era recato per motivi strettamente familiari. E che sui social si è sfogato contro Alfonso Baldi: «Vergognati a nominarmi mentre sono fuori per motivi familiari. Non meriti nemmeno che io ti nomini. Non sarai mai un battipagliese». I consiglieri di FI e Rc hanno sottoscritto una nota: «Non è più tollerabile - lamentano - assistere alla sistematica aggressione dei nostri rappresentanti nelle riunioni, senz’alcun riscontro, determinando così continui tentativi di emarginazione». E parlano anche della pubblicazione sul nostro giornale della riservata personale inviata alla Francese: «La pubblica diffusione - scrivono - della nota, in cui si chiedeva conto di comportamenti poco edificanti adottati da taluni e le scuse circa le aggressioni subite, è un fatto grave che ci ha profondamente turbato».
Un riferimento a un acceso confronto verbale, nel vertice di martedì, tra il consigliere “etico” Stefano Romano e Zaccaria, che era stato minimizzato proprio dal forzista. E Romano, a tal proposito, replica: «Assurdo affermare, sapendo di mentire, di essere stato aggredito al limite della rissa per poi riportare il tutto nella normalità di un confronto politico. Non è normale aggredire fisicamente le persone e, se ciò fosse mai accaduto, avrei preferito sconfessarlo dinanzi un giudice». I frondisti dicono che «la responsabilità va addebitata alla sindaca», pure per la nota del segretario di Etica Gianluca Di Giovanni: «Non è possibile che il movimento di cui la sindaca è presidente si prenda gioco di FI e Rc». E ai “navigati killer dell’informazione” ribadiscono «il sostegno alla coalizione, seppur con sguardo critico e un serrato confronto politico». Ossia un rimpasto: «FI ha perso un consigliere (Baldi), i tozziani ne hanno uno solo ma il 50 per cento degli assessorati, Rc non è più coesa a causa del divergente orientamento di Franco Falcone». Proprio il referente di Rc, Fernando Zara, ha deciso di rimandare la conferenza di stamattina. La sindaca, invece, parlerà stasera alle 20 dal palco di piazza Madonnina.
Carmine Landi
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