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Francese ha deciso: via le deleghe a Provenza

«O lui o noi». È più o meno quel che i consiglieri comunali fedelissimi, parlando di Giuseppe Provenza, hanno detto a Cecilia Francese in occasione della riunione di maggioranza che s’è tenuta...

«O lui o noi». È più o meno quel che i consiglieri comunali fedelissimi, parlando di Giuseppe Provenza, hanno detto a Cecilia Francese in occasione della riunione di maggioranza che s’è tenuta martedì sera a Palazzo di Città. Al vertice, disertato dai sette “pattisti”, i consiglieri comunali di “Con Cecilia”, “Etica per il buon governo” e “Tozzi sindaco” propendono per la linea dura e tornano a chiedere la testa dell’assessore, invocata fin da giugno, nei giorni in cui Forza Italia e Rivoluzione cristiana costituirono la prima fronda. I primi effetti della nascita della confederazione politica dei “pattisti” dovrebbero consistere proprio nella defenestrazione di Provenza, assessore ai lavori pubblici e coordinatore cittadino di Forza Italia.
Sulla decisione ha pesato parecchio la presa di posizione del forzista, che, pur non avendo firmato il documento di Roberto Cappuccio, Valerio Longo, Gerardo Zaccaria, Angelo Cappelli, Giuseppe Salvatore, Franco Marino e Bruno Amendola, ha pubblicamente dichiarato di condividerlo e di non essere disponibile a osteggiarlo. La sindaca ha informato pure il coordinatore di zona di Forza Italia, Domenico Di Giorgio.
Il referente provinciale di FI, Enzo Fasano, cade dalle nuvole: «Non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale - dice - ma se ci sono dei problemi di sicuro si risolveranno».
L’atto di revoca delle deleghe dovrebbe essere firmato domattina dalla Francese. Grazie all’intercessione del presidente del consiglio, Franco Falcone, che le ha suggerito di incontrarli, oggi pomeriggio la sindaca dovrebbe vedere i sette “pattisti” per ascoltare le richieste relative ai nove punti del documento politico. In maggioranza s’è parlato pure dello sciopero generale contro i rifiuti, stilando il planning degli appuntamenti preparatori.(c. l.)
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