Francese e Tozzi brindano a Cappelli

La sindaca di Battipaglia e il suo vice: «Quando ci si muove uniti si vince»

«Mentre scrutinavano, si guardavano smarriti, chiedendo chi fosse questo Cappelli». Angelo Cappelli, consigliere comunale che, domenica scorsa, è stato eletto al consiglio provinciale, non nasconde la propria soddisfazione. All’indomani del risultato elettorale positivo, a Battipaglia si festeggia. La sindaca Cecilia Francese con il suo vice Ugo Tozzi e l’assessore alle politiche sociali Michele Gioia fanno il punto con il neo consigliere provinciale. Cappelli alle amministrative era in quota Tozzi, «ora siamo una vera e propria famiglia», afferma la Francese, ritenendo che la vittoria sia frutto della «compattezza dell’amministrazione». Sono 2262 i voti che hanno consentito a Cappelli di essere il secondo eletto di Fratelli d’Italia. Tre le preferenze ottenute tra i sindaci e i consiglieri comunali di fascia A, una tra quelli di fascia D e tredici tra quelli di fascia E, con undici preferenze arrivate da Battipaglia (9 di area Francese e 2 di area Tozzi) e altre due, molto probabilmente, dalla vicina Eboli. «Ringrazio Pietro Cerullo, candidato di Etica che ha fatto un passo indietro per me: oggi sono io il fortunato, e insieme a me lo è tutta Battipaglia». Una vittoria dell’amministrazione anche a parere di Gioia: «Sono state 9 persone straordinarie, con a capo la sindaca, a consentire questo successo». Felice anche Tozzi: «Quando Battipaglia si muove, porta a casa il risultato». E la Francese racconta di quell’appuntamento al mattino «per andare a votare insieme, con tutti i consiglieri di maggioranza» e di «segnali d’una Battipaglia che sta cambiando». La prima cittadina è amareggiata per Mimmo Di Giorgio, votato dai consiglieri comunali forzisti: «Saremmo stati felici se fosse stato eletto anche lui», dice. La Francese, poi, parla di Antonio Sagarese, consigliere comunale di Etica che s’era candidato autonomamente, non volendo appoggiare Cappelli, e che, rimbrottato dalla prima cittadina, s’è detto fuori dalla maggioranza: «È lui che si è posto fuori – chiarisce l’endocrinologa – e ci dispiace anche per la sua mancata elezione, visto che aveva fatto capire di poter contare su ampi consensi».

Carmine Landi

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