Franca in terapia intensiva Difficoltà anche per analisi

Serre, si complica la situazione clinica della donna obesa soccorsa dopo 3 giorni I familiari ringraziano i medici di Eboli per l’impegno: «Stanno facendo di tutto»

SERRE. È ancora in terapia intensiva Franca Q. la 41enne di Serre arrivata in ospedale ad Eboli a tre giorni dalla richiesta di soccorso per la mancanza di un’ambulanza attrezzata. La paziente, la cui storia ha scosso non solo il piccolo comune alburnino ma anche l’intero territorio della piana del Sele e degli Alburni, viene seguita con grande attenzione dai medici dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” dove Franca arrivata giovedì mattina in preda ad una crisi respiratoria. A sconvolgere l’opinione sono state le difficoltà che la giovane donna ha incontrato per il trasporto in ospedale a causa del suo peso. Duecento chilogrammi che necessitano di un’ambulanza attrezzata e di cui il nosocomio è sprovvisto. Un ritardo che potrebbe aver avuto ripercussioni sul quadro clinico di Franca che sta ora combattendo contro una polmonite nel reparto di rianimazione ebolitano sostenuta dall’affetto dei familiari e dall’attenzione dei medici che non nascondono la preoccupazione sul decorso: «stiamo somministrando una terapia a base di antibiotici – spiegano i sanitari – adesso non rimane che aspettare; le prossime ore saranno decisive».

Una semplice influenza che ha causato complicazioni cliniche da subito evidenti già ai sanitari dell’Humanitas che l’altro ieri mattina, smontando l’autoambulanza per farci entrare il letto, hanno caricato Franca e l’hanno trasportata all’ospedale di Eboli.

Difficile, quasi impossibile, per la 42enne di Serre effettuare un semplice esame radiologico: la struttura ebolitana, nonostante altri episodi simili, non possiede attrezzature adeguate. Il ridimensionamento sanitario ha colpito come una scure l’ospedale dove le eccellenze professionali combattono quotidianamente contro difficoltà oggettive come le carenze strutturali. Un lotta che stanno affrontando anche per Franca e che i familiari confermano: «stanno facendo del loro meglio»,affermano davanti al reparto di terapia intensiva.

Pensieri che contano i giorni trascorsi in attesa del ricovero in ospedale, tempo che ha scatenato polemiche e scontri anche tra gli operatori delle autoambulanze: «sicuramente il trasporto di Franca non è semplice – dice Giovanni Addis, Presidente della Croce Rossa di Serre – ma alcuni mesi fa l’abbiamo già trasportata in ospedale. Non abbiamo abbandonato Franca, i nostri medici l’hanno visitata più volte». I volontari della Cri e i serresi attendono ora con ansia l’evolversi del quadro clinico di Franca mentre i medici ebolitani stanno lottando per tenerla in vita.(a.t.)