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Frana, tempi lunghi per riaprire la strada

MAIORI. Ci vorranno, come minimo, 15 giorni, per mettere in sicurezza la parete rocciosa collassata in via Nuova Chiunzi, in località San Pietro. E, dunque, la carrabile che da Maiori conduce a...

MAIORI. Ci vorranno, come minimo, 15 giorni, per mettere in sicurezza la parete rocciosa collassata in via Nuova Chiunzi, in località San Pietro. E, dunque, la carrabile che da Maiori conduce a Tramonti e nell’Agro nocerino sarnese, potrà essere riaperta, se non subentreranno intoppi, entro la fine di questo mese.

Si prospettano, dunque, ancora due settimane di disagi per gli automobilisti, costretti a percorrere l’angusta via Vecchia Chiunzi, il cui transito è regolato, a senso unico alternato e non senza intoppi, da un impianto semaforico, per bypassare la frana. E, intanto, proprio sul problema dissesto idrogeologico, che rischia di compromettere la stagione turistica, per via delle continue frane che stanno interessando tutto il territorio, è intervenuto Giovanni Giudice, segretario generale della Cisal.

«La Regione si prenda le sue responsabilità – evidenzia Giudice – perché non possiamo offrire questo biglietto da visita ai turisti che ogni anno visitano Costa d’Amalfi. In questi anni non si è fatto nulla per stabilizzare la situazione, rendendo precarie le vie di collegamento a causa dei continui movimenti franosi. È finita l'era del turismo improvvisato, i collegamenti e i mezzi di trasporto sono i primi servizi indispensabili, ma sono proprio i più carenti a causa di politiche distratte e indifferenti che si sono succedute ultimamente». Perciò Giudice chiede che vengano messe in campo tutte le risorse, potenziati i collegamenti marittimi e riattivato il Metro del mare.

«Bisogna mettere in atto ogni iniziativa per garantire ed incentivare il comparto turistico, che sul comprensorio amalfitano rappresenta la maggior fonte di reddito».

Gaetano de Stefano

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