Conca dei Marini 

Frana sulla Statale, interdetto il geologo dei controlli

CONCA DEI MARINI. Attestò la cessazione del pericolo “caduta massi” sulla Statale 163 con una certificazione ritenuta falsa. È scattata l’interdizione temporanea di un anno dalla professione per il...

CONCA DEI MARINI. Attestò la cessazione del pericolo “caduta massi” sulla Statale 163 con una certificazione ritenuta falsa. È scattata l’interdizione temporanea di un anno dalla professione per il direttore dei lavori di messa in sicurezza del costone roccioso sovrastante la statale Amalfitana, il geologo Francesco Buonoconte di Sorrento, difeso da Lucio Basco. Il tribunale del Riesame di Salerno, presidente Gaetano Sgroia, ha accolto il ricorso della procura. Stesso provvedimento di interdizione temporanea dall’attività imprenditoriale è stato accolto per Edgar Cioffi, di Ravello, titolare dell’impresa esecutrice dei lavori.
Per l’accusa, il geologo incaricato della direzione dei lavori dal Comune di Conca dei Marini, non sarebbe mai stato sui luoghi percorsi dall’incendio estivo dello scorso anno. Il fronte del fuoco aveva messo a rischio la sicurezza degli automobilisti. Il professionista – sostiene l’accusa – non era stato sul posto né prima dell’intervento, né al termine dei lavori. Pertanto, la certificazione prodotta per rimuovere l’ordinanza di chiusura al traffico della statale Amalfitana, firmata dall’Anas, era viziata da un falso ideologico.
In questo procedimento penale è parte offesa il Comune. Il geologo, infatti, è indagato anche di truffa per aver falsamente attestato di aver svolto l’incarico affidatogli dall’amministrazione cittadina. Cioffi, difeso da Giuseppe Della Monica, risponde di concorso in falso perché la certificazione “incriminata” giunse al protocollo del Comune dalla sua mail personale e non da quella del professionista. La procura, inoltre, ha dimostrato ai giudici che il geologo in quei giorni si trovava in viaggio all’estero grazie all’individuazione delle celle telefoniche agganciate dalle sue utenze cellulari.
Massimiliano Lanzotto
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