Frana in via Croce e mancata riapertura Esposto in Procura

A Vietri negozi, bar e ristoranti chiusi per protesta Il Comitato: «Basta con il balletto delle competenze»

VIETRI SUL MARE. Una città “chiusa per frane” e con l’economia ridotta al lumicino, stavolta non per colpa della crisi. E’ la condizione paradossale in cui vive Vietri sul Mare, messa in ginocchio da due smottamenti che l’hanno trasformata, nel giro di poco più di due mesi, da porta della Costa amalfitana in città fantasma. Una situazione inaccettabile, soprattutto per chi vede andare in fumo i sacrifici di una vita, a causa delle solite pastoie burocratiche, che procrastinano “sine die” la risoluzione dei problemi. Perciò ieri mattina commercianti e cittadini hanno gridato, ancora una volta, la loro rabbia e il loro sdegno per i ritardi, organizzando una serrata generale di negozi, ristoranti, bar e alberghi, per chiedere perlomeno il pedaggio libero sul tratto autostradale Cava-Salerno, fin quando non saranno riaperte via Croce e via Colombo. Due strade accomunate dallo stesso destino, diventate off limit, rispettivamente da 23 e 61 giorni, per la caduta di massi. La pazienza dei vietresi, però, è al limite e, perciò, proprio per accertare eventuali responsabilità, sarà presentata una denuncia in Procura, affinché s’indaghi sui ritardi, con riserva di azione risarcitoria dei cittadini e delle attività produttive. «Siamo al collasso – segnala Sergio Del Giudice, presidente dalla Confcommercio vietrese – e gli affari vanno talmente male che siamo pronti a consegnare i registri contabili». Ma la protesta, oramai, va anche oltre, in quanto stufi delle promesse, puntualmente disattese, si è deciso di calcare la mano. E, così, arriva la provocazione del Comitato spontaneo “No Fran”, che avanza l’ipotesi di una evacuazione preventiva di Marina di Vietri. «Non esistono le condizioni di vivibilità e di sicurezza – evidenzia Nicola Campanile, presidente dell’Ente ceramiche – poiché i mezzi di soccorso non possono raggiungere il centro abitato, come verbalizzato anche in un rapporto dei carabinieri». Intanto i parcheggi sono desolatamente vuoti e, in questa battaglia che sembra essere combattuta contro i mulini a vento, nessuno sa cosa riserverà il domani. E lo scarico delle responsabilità, che si trasforma in balletto delle competenze, ha stancato veramente tutti». Scommetto che se la frana in via Croce fosse avvenuta durante le festività natalizie – rimarca Vincenzo D’Arienzo – il sindaco De Luca avrebbe fatto i salti mortali per accelerare i tempi di bonifica, invece adesso se ne lava le mani. Ho parlato con i rocciatori e mi hanno confermato che già da ora si potrebbe transitare a senso unico alternato». Ma così non avviene, con gravi disagi per tutti. «Stiamo assistendo a uno spettacolo da terzo mondo – chiosa l’ex presidente della Camera di commercio, Augusto Strianese – in quanto nessuno ci dà certezze e, tra non molto, pure le aziende locali dovranno intervenire in soccorso dei propri dipendenti». A dispetto dei contrasti, nemmeno tanto nascosti, tra il Comitato e l’Amministrazione, il sindaco Francesco Benincasa, non invitato alla manifestazione, è pronto a nuove iniziative. »Ho appena inviato una petizione, con 240 firme raccolte dal Circolo locale del Pd – precisa – e entro fine settimana il Genio civile dovrebbe cominciare le operazioni di bonifica in via Colombo».

Gaetano de Stefano

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