L’ALLARME DISSESTO

Frana il Cilento, evacuazioni e terrore

Sgomberate 20 persone a Vibonati. La provinciale Centola-Palinuro bloccata da un cedimento, massi e detriti a Pisciotta

CENTOLA - Il Cilento frana. Venti persone evacuate durante la notte a Vibonati, uno smottamento sulla provinciale che collega Palinuro con Centola e una frana sulla provinciale Caprioli-Pisciotta. Tutto in una notte. Dopo circa una settimana di piogge intense il terreno ha cominciato a cedere in diversi comuni del basso Cilento. La situazione più grave a Vibonati, in via Roma, dove durante la notte, a causa di un movimento franoso, è stato necessario lo sgombero di alcune abitazioni, per un totale di circa 20 persone evacuate. Alcune famiglie hanno già fatto rientro, altre purtroppo saranno costrette ad alloggiare a casa di amici e familiari. La frana ha arrecato danni strutturali almeno a due abitazioni.

È stata Anna Maria Maiorano, presidente della Protezione civile del gruppo lucano della sezione di Vibonati, ad allertare i soccorsi durante la notte. «Intorno alle due ho sentito un forte boato - ha raccontato -Ho aperto il balcone e ho visto che il terrazzamento lungo 15 metri e largo 4 non c’era più. Al suo posto uno strapiombo. Continuavo a sentire il terreno franare, per cui ho fatto evacuare io stessa le abitazioni più a sud, quelle più a rischio, e ho poi allertato subito Protezione Civile, amministrazione comunale e i vigili del fuoco». Spaventosa anche la frana che durante la notte ha bloccato la strada provinciale 447 Centola-Palinuro. L’arteria è stata riaperta al traffico solo nella tarda mattinata di ieri grazie al lavoro di decine di volontari della protezione civile. A coordinare il primo intervento è stato personalmente il sindaco Carmelo Stanziola in stretto contatto con la Centrale operativa regionale della Protezione Civile.

«Per fortuna la frana si è verificata di notte - racconta Stanziola - Di giorno sarebbe stata una tragedia. Qui transitano sempre tante autovetture». Poi aggiunge: «Il nostro Comune in queste ultime settimana ha subito danni ingenti. Qualche giorno fa - ricorda Stanziola - è crollata una parte del costone che sovrasta la spiaggia della Ficocelle e qualche giorno prima il fiume Mingardo ha distrutto la strada che conduce all’Arco Naturale. È necessario intervenire con tempestività - conclude il primo cittadino - purtroppo gli iter burocratici sono sempre troppo lunghi. Bisogna snellire le procedure per dare risposte in tempi utili ai cittadini e al territorio». Sempre a Centola, la scorsa notte, un altro smottamento importante si è verificato in località “Velardino”. Massi e detriti anche sulla provinciale tra Caprioli e Pisciotta. «Sono molto preoccupato - ha dichiarato il sindaco di Pisciotta, Ettore Liguori - Siamo uno dei comuni più colpiti dal dissesto idrogeologico e adesso rischiamo l’isolamento». È ufficialmente chiusa, infatti, anche la strada che collega Pisciotta con Ascea e la provinciale tra Pisciotta e Palinuro dove sono in corso attualmente dei lavori di messa in sicurezza.

«Lo ripetiamo da anni ha spiegato Ottavio De Luca, segretario nazionale Filca e reggente Filca Cisl Campania - La grande opera più urgente e necessaria è la messa in sicurezza del Cilento e di tutto il Paese. Il 91,1% dei Comuni sorge in un territorio a forte rischio idrogeologico e bisogna fare in fretta prima che i danni siano irreparabili». Sulla stessa linea Giuseppe Marchesano della Filca - Cisl Salerno: «Alcuni paesi rischiano di vedersi isolati rispetto al resto del mondo. Una frana per scarsa manutenzione potrebbe bloccare l’unica via di accesso al paese».

Vincenzo Rubano