Frana, c’è il balletto di competenze

Mentre la Statale Amalfitana resta chiusa va in scena il “rito” dello scaricabarile

AMALFI. È sempre la solita storia: il costone roccioso è pericolante, ma non si sa a chi tocchi metterlo in sicurezza. Le verifiche, infatti, hanno evidenziato come esistano pericoli incombenti e, dunque, l’intera zona debba essere messa in sicurezza. Così la Statale amalfitana, al chilometro 26,500, proprio al confine tra Amalfi e Conca dei Marini, a pochi metri dall’hotel Saraceno, resta chiusa al traffico veicolare in entrambi i sensi di marcia.

Il pezzo di roccia “incriminato”, infatti, appartiene ad un privato e rientra nel territorio comunale di Conca, mentre lo smottamento si è verificato sul “suolo” amalfitano. E così va in scena il classico balletto di competenze, una sorta di scaricabarile, un po’ come sta succedendo in altre zone dell’Amalfitana, e precisamente a Vietri sul Mare e a Cetara.

Anche in questi comuni sta andando in scena, oramai da tempo, la farsa delle responsabilità, anche se, in questo caso, il transito non è vietato ma solo regolato, a senso unico alternato, da impianti semaforici.

Nel caso dell’ultima frana, invece, bisogna fare presto e correre ai ripari, poiché a subire le maggiori conseguenze sono sempre e soltanto gli utenti, costretti a veri e propri tour de force per percorrere pochi chilometri. È il caso dei pendolari e degli studenti della parte occidentale della Divina e, precisamente, dei residenti tra Praiano e Positano, che per raggiungere Amalfi, dove hanno sede sia gli istituti superiori che molti uffici pubblici, sono costretti a non poter utilizzare la strada più breve ma ad avventurarsi lungo i tornanti dell’Agerolina. Disagi che non si sa ancora fino a quando dovranno essere sopportati perché, fino ad ora, sembra impossibile poter fare una previsione per la riapertura dell’Amalfitana.

Gaetano de Stefano

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