Frammenti di storia e cultura in quelle “scatole” d’epoca

In piazzetta delle Camelie dal 7 agosto saranno esposti numerosi cimeli Molte vecchie radio appartengono alla collezione messa insieme da Robust

SCALA. Una mostra per celebrare e ricordare l’epopea dalla radio. L’evento si terrà a Scala, precisamente in piazzetta delle Camelie, a partire dal 7 agosto, ed è organizzato dalla locale Pro Loco, con la collaborazione del circolo Anspi e il patrocinio del Comune. La manifestazione, oltre che ad avere un preciso obiettivo culturale, si prefigge pure lo scopo di «raccogliere e valorizzare - come sottolineano i promotori - frammenti di cultura passata, in modo da ricostruire quel processo di trasmissione della conoscenza tra generazioni, gravemente compromesso». Perciò si è pensato di cominciare il percorso, che prevede ulteriori appuntamenti con una esposizione di radio d’epoca, “macchine” dell’età contemporanea che già sembrano pezzi da museo, in particolar modo per chi è nato nell’epoca digitale.

Gli apparecchi, soprattutto per i più giovani, pertanto, potranno apparire come congegni preistorici che mantengono, tuttavia, inalterato il proprio fascino. Perché attraverso quelle “scatole” intere generazioni hanno sognato e si sono innamorate, hanno gioito per le vittorie sportive e seguito gli eventi bellici. La radio, infatti, è stata scoperta meno di un secolo fa e nel corso degli ultimi anni è stata mandata in soffitta anzi, quasi cancellata dai moderni mezzi di comunicazione, sempre più sofisticati, sempre più padroni della nostra vita, anche privata.

Oramai, infatti, solo gli studiosi e gli amanti della radio ricordano il cinguettio che annunciava il giornale radio, le partite di calcio, con una non breve attesa, alla fine, per conoscere i risultati, l'annuncio pubblicitario a brindare per la vittoria o a consolarsi, allo stesso modo, per la sconfitta e, s soprattutto, la fondamentale funzione di Radio Londra nelle vicende dell'ultimo conflitto mondiale. E, dunque i visitatori, in particolare quelli più avanti con gli anni, potranno compiere un salto a ritroso nel tempo e fare emergere, dallo scrigno della memoria, tutti quei ricordi messi oramai in naftalina. Insomma un tuffo nel passato che, forse, servirà anche a recuperare quei valori che sembrano essere stati dimenticati con il progresso tecnologico. La totalità degli apparecchi radiofonici, alcuni dei quali sono dei veri e proprio cimeli, appartengono a Donato Robust, che ha gentilmente messo a disposizione della Pro Loco alcuni esemplari della sua ricca collezione, che con tanta passione ha messo insieme, ricercandoli nelle soffitte di tutt'Italia e custodendoli come preziose reliquie.

Gaetano de Stefano

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