LA DECISIONE

Fra Gigino ora si allontana dal Santuario francescano di Cava de' Tirreni

Padre Petrone conferma che andrà in giro dopo le polemiche degli ultimi tempi

CAVA DE' TIRRENI. Un addio? No, è solo un arrivederci. «Se vado qualche settimana in qualche altra chiesa - afferma fra Gigino - non è la fine del mondo». Le voci di un suo possibile trasferimento si rincorrono di nuovo in città e continuano a tenere col fiato sospeso i suoi fedeli sostenitori.
Il frate non si vede più in giro con la frequenza di un tempo. Non fa sentire forte la sua voce, come suo solito. Elementi queste che hanno fatto pensare che qualcosa al Santuario di San Francesco e Sant’Antonio sia cambiato. Forse, fra Gigino non si sente più quel vulcano di idee, come lo è stato fino alla festa di Sant’Antonio. Una demotivazione, forse scaturita dal fatto che non ha più il pieno potere decisionale e gestionale come quando è stato rettore. L’arrivo dei tre nuovi frati ha cambiato diverse cose e sembra che si sia rotto l’idillio di un tempo.
Ma a gettare acqua sul fuoco è lo stesso frate. «Nessun trasferimento - assicura don Luigi Petrone - Starò fuori per prediche e impegni. Nessun addio. Certo, mi voglio dedicare un po’ anche alla missione esterna, ma resto in questa sede. Non sono sempre presente solo per assolvere agli impegni di evangelizzazione».
Fra Gigino, insomma, dopo quasi venti anni di presenza costante nel Santuario, sta girando anche per altri luoghi sacri. È reduce, infatti, dalla trasferta di Catania per i festeggiamenti in onore di Sant’Agata. Sembra ora avere anche nuovi obiettivi, ma non abbandonerà il santuario francescano. Che qualcosa sia cambiata in quell’euforia che lo contraddistingueva è comunque sotto gli occhi di tutti. Un’ulteriore testimonianza arriva attraverso laa sua nuova pagina Facebook, denominata Luigi Petrone (u monac).
Che padre Luigi abbia tirato un po’ i remi in barca per dedicarsi ad altro, lo si evince anche dal fatto che non saranno più programmate feste in grande stile come accaduto in passato, quando la comunità cittadina si è spesso divisa. L’installazione di luminarie imponenti, grandi spettacoli pirotecnici, seguendo voci di corridoio, difficilmente si terranno più. Un po’ i divieti, un po’ l’organico cambiato al Santuario, avrebbero demotivato il frate che più volte è salito agli onori della cronaca. Le lacrime della statua di Gesù Bambino, la guerra delle luminarie e dei fuochi pirotecnici, il suo annuncio-provocazione di candidarsi a sindaco della città, lo hanno visto più volte oggetto di critiche ma anche di apprezzamento.
Ma se veramente fra Giginmo ha cambiato registro, lo si potrà appurare già a partire dai festeggiamenti in onore di San Francesco di Assisi, previsti agli inizi di ottobre. Secondo alcune voci saranno festeggiamenti molto ridimensionati rispetto al solito. (re. pro.)