«Fra Gigino deve tornare al Santuario» 

Petizione dei fedeli al padre provinciale in favore del francescano: la chiesa senza di lui ora è vuota

È da mesi ormai che padre Luigi Petrone, l’ex rettore del santuario di San Francesco e Sant’Antonio, ha lasciato la città per trasferirsi a Nocera Superiore, eppure alcuni fedeli di Cava de’ Tirreni ancora non si rassegnano alla sua assenza e sperano in un suo possibile ritorno.
A testimoniarlo una nuova petizione, spuntata nella giornata di ieri, a firma di “Tutti i Fedeli e Seguaci” del francescano e fatta pervenire all’attenzione del padre provinciale Giuseppe Landiorio. Una missiva che se da un lato elogia il lavoro svolta e le qualità di fra Gigino, dall’altro punta, nemmeno tanto velatamente, il dito contro l’attuale gestione del santuario. «Il trasferimento di padre Luigi Petrone è stato motivo di grandissima amarezza – si legge nel documento – Infatti in questi anni ha saputo rappresentare un punto di riferimento importante per tutti i cittadini cavesi e i fedeli che lo seguono. Il suo essere sempre in prima linea a favore dei più deboli e dell’intera cittadinanza gli ha fatto ottenere la fiducia di tante persone, tant'è che in presenza di padre Luigi al Santuario la chiesa era sempre gremita di persone e, invece, adesso è quasi vuota. Con lui abbiamo realizzato tante iniziative e molti progetti sono stati messi in cantiere. Le chiediamo, dunque, di valutare la possibilità di rivedere la sua decisione e di consentire il ritorno di padre Luigi nel nostro Convento».
Un richiesta messa nero su bianco solo nella giornata di ieri, ma che era nell’aria da tempo tanto che – difronte alle accuse mosse da quanti avevano lamentato di aver trovato il convento chiuso di recente, già si era provveduto a specificare, dallo stesso Santuario, che la chiesa superiore era chiusa per lavori di manutenzioni ordinari e straordinari, nonché per grandi pulizie e che comunque tutte le celebrazioni religiose si sarebbero svolte regolarmente nella chiesa inferiore. (g.f.)