l’iniziativa 

Fondo “Nappo”, ecco le proposte 

Alla “Don Bosco” incontro coi cittadini per un progetto partecipato

Sfida, partecipazione, legalità ed occupazione: pochi ma concreti i cardini per la ripartenza del fondo agricolo “Nicola Nappo”. Confiscato al clan Galasso, questo terreno di 120.000 metri quadrati al confine con Poggiomarino dovrà essere utile alla cittadinanza. È per tale motivo che ieri sera, nella sala “Don Bosco”, si è dato spazio e parola ai cittadini.
Lo hanno chiamato Laboratorio di progettazione partecipata ed è stato organizzato da A.T.S. Terra VI.VA composto da tre soggetti, l’ALPA con ruolo di soggetto capofila, l’ARCI Ferro 3.0 e Finetica Onlus. Ogni cittadino ha potuto fare la sua proposta oppure ha potuto scriverla liberamente su dei fogli messi a disposizione di tutti. Numerosi buoni propositi sono emersi: si auspica soprattutto una sfida alla camorra che riguardi tutto il territorio dell’Agro nocerino.
Tra i presenti, Raffaella Casciello di ALPA, Donatella Savino di Arci Ferro 3.0, l’ex sindaco Nicola Pesce, l’avvocato Alfonso Annunziata di A.N.P.I Scafati, l’ex candidato al Consiglio comunale Marco Cucurachi. In prima linea anche Gerardo Illustrazione, gestore del presidio di Libera a Scafati: «Finalmente anche a Scafati due beni sono stati confiscati alla camorra e ritornano nelle mani dei cittadini - ha dichiarato - potranno essere riutilizzati per fini sociali, come sancito dalla legge 109/1995. Ci aspettiamo che germogli ciò che era stato reso arido dalla criminalità. È necessario che si percepisca il valore sociale di ciò che accade».
Varie le proposte avanzate, tra cui un campo scuola per bambini con la stabilizzazione di attività ricreative, una sorta di “modello fattoria"”. Sono in molti a pensare che, data la grandezza del terreno è opportuno un progetto più strutturato e dettagliato, e quindi sia opportuno procedere con cautela. Le idee non mancano, si concretizzeranno nel corso degli incontri successivi.
Ilaria Cotarella
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