Fondo in zona Foce Il Comune paga ma non lo utilizza

Nella frazione di Sarno affittati oltre 3500 metri quadrati L’area però è abbandonata e piena di erbacce e rifiuti

SARNO. La mappa dello spreco si arricchisce di un nuovo capitolo, già noto, ma sottaciuto. I residenti della frazione di Foce, infatti, riportano al centro dell’attenzione la vicenda del fondo agricolo che il Comune ha locato da anni e che versa in uno stato di assoluto abbandono. L’area si trova a ridosso del lungofiume realizzato nell’ambito del risanamento del Sarno, già di per sé abbandonato all’incuria dalla carenza di un programma di manutenzione costante.

Nel dopo-frana, l’ente decise di prendere la disponibilità del terreno perché immaginava di ampliarvi il ciclo di attività correlate al Parco Cinque Sensi. Il fondo di oltre 3500 metri quadrati venne preso in fitto dopo che gli scouts ne avevano fatto, con il consenso della proprietaria, un centro di aggregazione estivo. L’obiettivo dell’Agesci era di comprarlo o averlo in donazione per programmarvi le proprie attività educative e di promozione della cultura ambientale.

Il terreno, di natura agricola, sul mercato non ha un gran valore, anche perché gravato da vincoli. Così, l’amministrazione propose alla proprietaria l’affitto con un canone mensile di 530 euro e, per diversi anni, la stessa ha percepito oltre seimila euro annui.

La scelta è sempre stata fortemente criticata perché molti propendevano per un acquisto o esproprio del terreno che, viste le indennità, avrebbe portato a spendere più o meno le stesse somme pagate in questi anni, con la differenza che il bene sarebbe restato all’ente. In buona sostanza, visto lo stato di abbandono, il Comune paga un canone senza far nessun uso del terreno che è pieno di erbacce e manca, come l’area limitrofa, di manutenzione costante. Il rispetto del contratto stipulato impone il versamento del canone che, vista l’assenza di attività, si appalesa come chiaro spreco. Il comitato di quartiere La Cavea ha avanzato la proposta di averlo in affidamento per i prossimi mesi, almeno per tenerlo pulito. Infatti, indiscrezioni dagli uffici fanno trapelare che, finalmente, siano cominciate le procedure per sciogliere il Comune dal contratto e restituire la detenzione dell’area alla proprietaria.

Gaetano Ferrentino

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