Fondi per gli ammalati di “Sla” 

L’amministrazione stacca un assegno da mezzo milione per le famiglie 

L’amministrazione comunale mette in atto il piano di assistenza per disabili gravissimi, gravi ed affetti da Sla e liquida assegni di cura alle famiglie per oltre 543mila euro. La giunta guidata dal sindaco Massimo Cariello ha infatti messo a disposizione delle famiglie interessate 543.414,06 euro riservati al pagamento degli assegni per i primi piani assistenziali di 53 beneficiari di patologie gravissimi, 8 gravi e 3 affetti da Sla.
«Realizziamo un altro passo concreto per sostenere persone con disabilità e loro famiglie – spiega il primo cittadino – Abbiamo realizzato l’importante programma “Assegni di cura” per favorire la permanenza a domicilio di personale per assistere i non autosufficienti in condizioni di disabilità gravissima, che necessitano di attenzione continua, 24 ore al giorno, e sostenere i loro familiari nel carico di cura. È stato necessario un grande sforzo organizzativo del Piano di zona, a partire dalle assistenti sociali e dal personale dell’ufficio di piano, e del Distretto sanitario. Un lavoro lungo e complesso, che offre a tanti ammalati e ai loro familiari un supporto concreto e immediato per alleviare il carico assistenziale».
Intanto, sono state avviate le procedure di richiesta di nuovi fondi per sostenere i piani assistenziali di ulteriori 30 persone valutate dall’Uvi distrettuale e presenti nella graduatoria per il sostegno. «Grazie al lavoro del personale del Piano di zona – ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali, Lazzaro Lenza – favoriamo la permanenza a domicilio di oltre 60 persone non autosufficienti in condizioni di disabilità grave o gravissima, assicuriamo un sostegno economico alle famiglie che hanno assunto il carico di cura, anche in condizioni di difficoltà economica, e infine contrastiamo le situazioni di indigenza economica derivante dagli oneri per la cura di chi è in condizioni di disabilità gravissima. Il nostro lavoro per ampliare il numero di beneficiari continua, non curanti di chi tenta di ostacolarlo in tutti i modi».
Antonio Elia
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