ECONOMIA

Fondi europei per lo sviluppo delle imprese

Anche le risorse della Bei per lo sviluppo sui mercati internazionali

Il periodo critico dovuto al Covid ha fatto emergere la fragilità delle piccole e medie imprese italiane, infatti le imprese dopo tale pandemia hanno solo una via d'uscita ossia quella di strutturarsi per uno sviluppo internazionale ormai vitale. L'Unione Europea da decenni supporta sia le imprese che gli enti pubblici. Per le prime ha diversi supporti in tal senso: dal punto di vista finanziario oltre ai Fondi Europei Indiretti, cioè quelli destinati agli Stati membri come l’Italia, molto importanti sono i Fondi Europei Diretti dove il fondo perduto molto spesso vale per progetti strutturati e di rilievo internazionale arrivando anche a coprire il 100% dell'investimento.

Della stessa importanza è anche il supporto della BEI (Banca Europea degli Investimenti) che per gli investimenti delle PMI non riconosce un fondo perduto ma un finanziamento bancario agevolato per importi superiori ai 25 milioni di euro mentre per importi inferiori viene riconosciuta un’apertura di credito presso gli istituti bancari degli Stati membri. Il finanziamento è previsto per progetti in qualsiasi Continente del mondo. Le operazioni finanziarie della BEI prevedono una durata di 17 anni di cui due di preammortamento, durante questo periodo è possibile partecipare ai Bandi Europei Diretti dove il fondo perduto deve essere versato a detrazione del finanziamento bancario rilasciato dalla Banca Europea degli Investimenti. Insomma le imprese non solo italiane hanno gli strumenti giusti per uno sviluppo internazionale acquisendo tramite gli investimenti la giusta competitività.

*Commercialista