l'inchiesta

Fonderie Pisano, un anno dopo Valle dell'Irno ancora sotto scacco

Dal primo video girato lo scorso anno che testimonia il forte inquinamento che affligge i residenti alla battaglia di questi giorni di Martina Marraffa

SALERNO. Nel febbraio dello scorso anno documentammo le condizioni nelle quali i residenti vicini alle Fonderie erano costretti a vivere. In quella occasione intervistammo il presidente del comitato "Salute e vita", Lorenzo Forte e grazie a lui entrammo in quelle case per documentare in che condizioni sono costretti a vivere i tanti residenti del quartiere Fratte.

[[(Video) fonderie pisano]]

LA STORIA RECENTE
In un momento cruciale che vede il cerchio attorno le Fonderie Pisano stringersi ogni giorno di più, la fiaccolata annunciata giorni fa dal comitato "Salute e Vita" per ricordare le vittime dell'inquinamento atmosferico doveva essere l'ennesima iniziativa per sensibilizzare i cittadini e tenere alta l'attenzione, già elevata. Non solo. E' stato un test, per verificare quanto in realtà l'opinione pubblica sia davvero coinvolta, quanto lo sono i residenti e quanto si avverte la necessità di cambiare davvero qualcosa, al di fuori dei tavoli istituzionali. E nonostante il freddo pungente, la risposta c'è stata. Poco meno di duecento i partecipanti, comprendenti gli attivisti del Movimento 5 Stelle e i cittadini più sensibili alla tematica. Valutazione diversa se si pensa ai residenti, ancora troppo pochi per le esigenze della protesta civica. Fatto sta che i fronti del presidio e del comitato si sono uniti compatti per far sentire la propria voce fin sotto i cancelli di quelle fonderie che l'anno scorso, in una manifestazione simile, vennero illuminati dai lumini al grido di "assassini".

Fonderia Pisano: l'inchiesta
La storia della battaglia contro l'inquinamento della Fonderia Pisano. I numeri, le proteste, la battaglia dei comitati, i morti di tumore. Un storia che sta segnando la città di Salerno da anni. (video C. Pecoraro, E. D'arco, L. Pepe)


I NUMERI
La Fonderia Pisano occupa una superficie di 180mila mq. Al 2005 ci sono 150 persone impiegate. Il fatturato annuo si aggira intorno ai 60 -80 milioni annui. Le commesse sono in tutto il mondo. L'impianto doveva essere delocalizzato in località Cupa Siglia nel comune di Giffoni Valle Piana. Il progetto redatto dall'architetto Donato Cerrone , richiederà una superficie, secondo la proprietà, di 200mila mq, creando una fabbrica ad impatto ridotto grazie a tecnologie di ultimissima generazione che limiteranno al minimo le emissioni in atmosfera.

Fonderia Pisano,la protesta di Martina
SALERNO. Sono giorni convulsi quelli che si susseguono da quando Martina Marraffa e i suoi sostenitori hanno deciso di installare il presidio permanente davanti i cancelli delle Fonderie Pisano. Cinque giorni oramai, da giovedì 3 marzo in cui proprietà e lavoratori si sono richiusi in un religioso silenzio, in attesa di eventi. (video L. Pepe intervista E.D'Arco)


LA RISPOSTA DELLA PROPRIETA'
Al quinto giorno di presidio la famiglia Pisano parla attraverso una nota contenente le «dovute precisazioni» puntando poi l'attenzione sull'eventualità di una forte risposta per via legale: «Faremo le opportune valutazioni in sede legale e civile a fronte di notizie ed informazioni che non corrispondono assolutamente al vero - si legge al termine della nota a firma del presidente delle fonderie, Mario Pisano - con particolare riferimento alla presenza di amianto o di altri materiali lesivi della salute all’interno del sito produttivo di Fratte». Poi parte l'elenco di precisazioni: «Occorre preliminarmente ribadire - cita la nota - che il ciclo produttivo nello stabilimento di Fratte/Salerno è stato riavviato in seguito alla realizzazione di interventi derivanti dalle prescrizioni individuate dagli organismi istituzionali deputati al controllo del rispetto della normativa vigente in materia ambientale. Fatta questa premessa occorre ancora precisare che la proprietà di Fonderie Pisano SpA fin dal primo momento ha dichiarato la più totale disponibilità a porre in essere tutte le iniziative ritenute necessarie da Enti e organismi delegati a vigilare sul rispetto delle norme e delle autorizzazioni di cui le Fonderie Pisano SpA sono in legittimo possesso». «La proprietà - si continua a leggere nella nota - ribadisce che ogni forma di monitoraggio e di controllo è pienamente accolta in maniera collaborativa in modo da consentire in totale trasparenza lo svolgimento del ciclo produttivo ed il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. E' in atto un confronto, richiesto dalla proprietà con le Istituzioni locali, con l’obiettivo di accelerare un rapido processo di delocalizzazione per il quale si è pronti al necessario investimento finanziario».

Fonderia Pisano,la fiaccolata
SALERNO. La fiaccolata di protesta dei comitati e dei residenti per sensibilizzare la cittadinanza sul problema dell'inquinamento della fonderia. (video L. Pepe)


LA RABBIA DEI RESIDENTI
I cittadini e i comitati si sono mobilitati dopo i dati inquietanti che sono emersi in questi anni. Non c'è una correlazione certa ma è chiaro che la preoccupazione esiste. In via della Partecipazione su 30 residenti, 13 hanno avuto malattie tumorali anche rare e solo 3 si sono salvati. In via Magna Grecia in pochi anni, sui 40 residenti in un solo civico, vi sono stati ben 12 decessi e a Coperchia 7 casi di leucemia in poco tempo. Anche un bambino di 8 anni. E oramai sono giorni convulsi quelli che si susseguono da quando Martina Marraffa e i suoi sostenitori hanno deciso di installare il presidio permanente davanti i cancelli delle Fonderie Pisano.