la manifestazione

Fonderie Pisano Tre sacerdoti sposano la protesta

«Metteremo le foto dei 32 consiglieri comunali sul nostro sito, così la gente saprà chi ha taciuto sulle loro disgrazie»: sono le parole colme di rabbia pronunciate da Lorenzo Forte, presidente dell’a...

«Metteremo le foto dei 32 consiglieri comunali sul nostro sito, così la gente saprà chi ha taciuto sulle loro disgrazie»: sono le parole colme di rabbia pronunciate da Lorenzo Forte, presidente dell’associazione “Salute e Vita” durante il presidio di ieri pomeriggio sotto i portici del Comune di Salerno, accusato di rimanere in silenzio sulla questione delle Fonderie Pisano. Parole forti, accompagnate dalle testimonianze dei residenti della Valle dell’Irno e di alcuni membri dell’associazione tra cui la signora Anna Risi e Massimo Calce. Al loro fianco anche tre sacerdoti, don Salvatore Forte, missionario con sede a Lisbona, don Marco Raimondo delle parrocchie di Matierno, Cappelle e Pastorano, e don Aniello Del Regno, direttore dell’Ufficio politiche sociali e salvaguardia del Creato dell’Arcidiocesi di Salerno. «È un momento per ricordare le vittime di un sistema che vede negato ancora una volta il diritto alla salute – continua Forte – Abbiamo chiesto più volte un consiglio comunale monotematico ma nessun consigliere, nemmeno dell’opposizione, ci ha mai risposto. Se non si sveglieranno ci penseremo noi a farlo, costringendoli a fare il loro dovere».

Intanto dal Tar di Salerno è arrivata ieri, sempre in mattinata, la notizia del rinvio al 21 maggio prossimo dell’udienza per la controversia nata tra le Fonderie Pisano e il Comune di Giffoni Valle Piana, sulla variante urbanistica che inserirebbe il progetto delle nuove fonderie nell’area di Sardone, a due passi dai Fonditori di Salerno.

Emilio D’Arco

©RIPRODUZIONE RISERVATA