INQUINAMENTO E SALUTE

Fonderie Pisano, morti sospette: «Riesumate i cadaveri»

Il pm: concentrare i controlli sugli operai e residenti fumatori deceduti

SALERNO - Una pattuglia di esperti a confronto per stabilire se c’è un nesso casuale tra le morti per tumore registrate negli anni a Fratte e le emissioni in atmosfera delle Fonderie Pisano. È la decisione a cui è giunto il gip Alfonso Scermino del tribunale di Salerno che, a luglio scorso, ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura ed ha disposto un approfondimento di indagini sotto il profilo tecnico. Intanto, il pm Roberto Penna non esclude la possibilità di chiedere la riesumazione delle salme. In particolare di quelle indicate in denuncia appartenenti a soggetti conosciuti in vita come fumatori. All’incidente probatorio incardinato ieri si è proceduto alla nomina dei consulenti che dovranno analizzare, caso per caso, i casi mortali sospetti avvenuti anche antecedentemente all’anno 2008. Bisognerà scovare negli archivi degli enti che si renderà necessario per reperire statistiche, cartelle cliniche, rilievi ambientali e tutto quanto sarà utile allo studio che verterà anche sul profilo epidemiologico per verificare l’effetto della nota “polverina nera”.

Massimiliano Lanzotto

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