Fondazione Rosa Lia e nuovo Cda a Torraca Mattarella accoglie il ricorso del sindaco

TORRACA. Arriva il sigillo del presidente della Repubblica sulla vicenda delle modifiche allo statuto della Fondazione Rosa Lia di Torraca. Il capo dello Stato ha, infatti, accolto il ricorso...

TORRACA. Arriva il sigillo del presidente della Repubblica sulla vicenda delle modifiche allo statuto della Fondazione Rosa Lia di Torraca. Il capo dello Stato ha, infatti, accolto il ricorso straordinario del giovane sindaco Francesco Bianco contro il decreto dirigenziale della Regione Campania che aveva sancito l’estromissione dell’attuale primo cittadino e del rappresentante della Prefettura dal nuovo CdA della Fondazione stessa, nata nel 1985 per volontà del benefattore saprese Arturo Rosa e che gestisce l’omonima residenza sanitaria assistenziale. Il motivo del ricorso è che nello statuto non può essere modificata la volontà del fondatore, e comunque non da persone che non hanno più titolo per farlo. Inoltre, poiché la struttura e i terreni sono di proprietà comunale, il sindaco è legittimato a far parte del CdA, sempre secondo il volere di Rosa. Sulla questione si era, peraltro, già pronunciato il Consiglio di Stato dichiarando illegittime le delibere del CdA risalenti al 29 maggio e al 7 giugno 2014. Nella prima occasione, stando a quanto recita la sentenza, l’ex sindaco Daniele Filizola convocò il consiglio d’amministrazione alla presenza di soli 3 membri (egli stesso, don Salvatore Di Palma e l’avvocato Maria Pia Spinelli) e senza l’attuale primo cittadino, il funzionario della Regione e quello del ministero designato dal Prefetto, così come, invece, prevedeva lo statuto. Quel CdA decise di modificare gli articoli 5 e 6 del documento. Di conseguenza il nuovo consiglio era composto “da un minimo di 3 a un massimo di 5 membri”, con l’estromissione del sindaco e del funzionario del ministero dell’interno. Nella seconda convocazione Filizola fu eletto presidente della Fondazione per 7 anni, prorogabili. (v. s.)