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Fondazione, dura polemica sui fondi

RAVELLO. Quattro milioni ottenuti dalla Regione ma “solo” 500mila euro riservati ai 14 comuni della Costa d’Amalfi. Che, tradotto in soldoni, risulta essere 36 mila euro pro capite, una vera...

RAVELLO. Quattro milioni ottenuti dalla Regione ma “solo” 500mila euro riservati ai 14 comuni della Costa d’Amalfi. Che, tradotto in soldoni, risulta essere 36 mila euro pro capite, una vera “miseria” rispetto al totale.

È questa la “fetta” che la Fondazione Ravello ha riservato al resto della Divina, rispetto al cospicuo stanziamento pubblico ottenuto grazie al progetto presentato, che punta tutto sulla destagionalizzazione, prevedendo, tra l’altro, «l’allargamento della proposta dai confini comunali all’intera Costiera amalfitana, inclusa tra i siti Unesco, con la realizzazione di eventi diffusi e distribuiti nei vari Comuni» e finalizzato alla «realizzazione e consolidamento di un distretto culturale evoluto, esteso all’intero comprensorio».

Ebbene dopo diverse riunioni, ad alcune delle quali ha preso parte anche il presidente della Fondazione, l’ex ministro Renato Brunetta, è statao anche “partorita” la proposta dal “gruppo di lavoro” scelto dalla Conferenza dei sindaci, coordinato dal primo cittadino di Ravello Paolo Vuilleumier e composto da Gerardo D’Andrea, Nunzio Areni, Antonio Porpora, Gerardo Buonocore e Gaetano Capasso. L’idea, che è stata ritenuta congrua, ma non si sa ancora quando e come verrà realizzata, perché dalla Fondazione non sarebbero giunte più risposte, è quella di «ricreare un modulo narrativo per ognuno dei Comuni coinvolti da svolgere attraverso un suggestivo racconto multimediale».

È stato previsto di installare, in ogni paese, «una stanza multimediale interattiva dove sarà mostrato il relativo palinsesto narrativo virtuale. Ogni ambiente avrà dotazioni tecnologiche simili».

Gaetano de Stefano

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