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Folla ai comizi della serata finale

Mauri: «Non cambiate». Ferraioli: «Pronti per governare»

ANGRI. Chiusura nella piazze cittadine per gli sfidanti ad Angri. Piazza Annunziata è stata scelta dal sindaco uscente Pasquale Mauri, mentre Cosimo Ferraioli ha optato per piazza Doria. Migliaia le persone accorse per ascoltare gli ultimi appelli al voto. Presenti anche i consiglieri potenzialmente eletti nell’uno e nell’altro schieramento, oltre che i due vicesindaci designati: rispettivamente Enzo Gallo e Peppe D'Ambrosio. A poche centinaia di metri, quindi, i due aspiranti alla fascia tricolore hanno raccolto il sostegno dei propri supporters. La città si è metaforicamente divisa a metà. Da un lato quanti vorrebbero dare continuità alla gestione degli ultimi cinque anni, dall’altro chi invece preferirebbe cambiare.

Mauri è alla ricerca di una riconferma, mentre Ferraioli intende conquistare la poltrona principale di Palazzo di città, obiettivo mancato la volta scorsa. Saranno richiamati alle urne 26.896 elettori, 27 le sezioni in cui si voterà. I risultati del primo turno hanno visto primeggiare Mauri con 8.974 voti personali, mentre quelli di coalizione sono stati pari a 9.755. Trend inverso per l’ingegnere che, invece, ha totalizzato circa mille voti in più di quelli della sua coalzione ottenendo 7.004 preferenze, contro le 6.002 delle liste di appoggio. A decidere le sorti potrebbero essere, pertanto, i 5.200 voti distribuiti tra D’Ambrosio (4.436 preferenze) e la candidata della Sinistra per Angri Pina D’Antuono che ha raccolto 809 voti. Impossibile comunque compiere una semplicistica somma algebrica considerato che al ballottaggio i due contendenti ripartono daccapo. Vincerà chi otterrà anche solo un voto più dell'altro.

«Voglio continuare lungo il percorso tracciato con chi mi è stato vicino in questi anni senza tentennamenti», ha dichiarato il primo cittadino uscente facendo prorpio lo slogan “Non fermare il cambiamento”.

Un’ora dopo è toccato a Ferraioli, che invece ha scelto il claim “Ci siamo!”: «Siamo pronti per governare e per realizzare quanto riportato nel nostro programma con una squadra coesa». Il centro cittadino si è animato fino a tarda sera quasi fosse un giorno di festa. Schermaglie finali per i due sfidanti che hanno sfoderato gli ultimi colpi con l'obiettivo di centrare il risultato. Una campagna elettorale che sarà ricordata anche per l'intenso uso dei social network, per l’affissione di manifesti provocatori e la distribuzione di lettere anonime tese a screditare sia gli uni che gli altri. Ma ora tocca agli elettori.

Pippo Della Corte

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