CAPACCIO PAESTUM

Folgorati in giardino, il pm blocca la salma dell’imprenditore

Il nuovo magistrato ha deciso di approfondire le indagini. Nell’incidente di Gromola sono morte due persone

CAPACCIO PAESTUM. Non sarà possibile celebrare i funerali di Martino Marino, il 46enne rimasto folgorato mercoledì scorso, insieme con il giovane ebolitano Walter De Nigris, e deceduto nelle prime ore di domenica al Ruggi di Salerno. Il magistrato ha disposto il sequestro della salma per procedere con le indagini necessarie. Una procedura resasi necessaria a seguito del cambio del pm titolare dell’inchiesta avviata dopo il tragico incidente avvenuto in contrada Gromola, nel giardino di una villetta in costruzione. Oggi il pm dovrebbe decidere se procedere o meno con l’esame autoptico e, di conseguenza, sul rilascio della salma ai familiari.

La morte di Marino e De Nigris ha creato un grande sconcerto nella comunità capaccese. Per la famiglia di Marino il dolore è ancora più grande. La moglie dell’imprenditore agricolo ha perso, in poco più di un mese, il fratello – deceduto mentre giocava a calcetto – e il marito. Tutta la comunità si è stretta attorno alla donna e ai suoi due figli in un grande abbraccio di solidarietà.

Marino era un gran lavoratore, una persona molto amata. E in tanti hanno voluto salutarlo ricordandolo con un post sulla sua pagina Fb come quello di Rosario, “Una persona buona e gentile è volata nel cielo”, “Ogni giorno lassù scelgono i migliori per riempire il cielo di angeli e li chiamano nei modi più disparati. Tu come gli altri grandi sei dovuto andare. Sicuramente farai bene anche da lassù”, il ricordo di Rosario.

L’imprenditore agricolo era stato colpito dalla forte scossa da 20mila volt. Marino si sarebbe trovato in zona per caso in un terreno vicino e avrebbe aiutato a installare il palo nel giardino della villetta situata lungo la provinciale a Gromola. Per la vicinanza ai fili dell’alta tensione, si sarebbe creato un arco elettrico che ha folgorato i due operai e gli altri tre uomini posizionati a poca distanza, che non hanno riportato conseguenze gravi. Le sue condizioni sono apparse critiche sin da subito. Nel pomeriggio di sabato la situazione è peggiorata: il suo cuore ha smesso di battere poco prima dell’alba di domenica mattina.

Sulla vicenda la Procura ha avviato un’inchiesta. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Capaccio agli ordini del capitano Francesco Manna che dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente sul lavoro e verificare così il rispetto delle norme di sicurezza.

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