Fogne rotte e rifiuti Il rione Casamonica si sente abbandonato

Inutili finora le segnalazioni dalle case popolari di Sarno Forti i timori per la situazione igienico-sanitaria dell’area

SARNO. Un rione abbandonato e vittima della carenza di manutenzione. L’incuria è visibile in diversi angoli. Sul piede di guerra gli abitanti del complesso di case popolari a via Casamonica che, da circa un mese, vedono i liquidi fuoriusciti dalle fogne costeggiare le proprie abitazioni. Una situazione igienico-sanitaria particolarmente grave, più volte segnalata all’Iacp e allo stesso Comune, che, però, da almeno trenta giorni restano inerti, mentre il problema aumenta.

Vasche di smaltimento stracolme e pompe di sollevamento rotte sono alla base dell’insostenibile puzza che aleggia nell’aria. Liquami che dominano nella parte a valle dell’agglomerato, quella più lontana dalla strada pubblica. In genere, in passato, l’istituto ha prontamente provveduto a liberare le fogne, ripulendole tramite una ditta esterna. Ora, sembra che le procedure di gara siano state centralizzate e vi sia difficoltà al pronto intervento. In pratica, quello che voleva essere un sistema per controllare la spesa si sta rivelando un emblema dell’inefficienza, visto le segnalazioni non bastano più.

Oltre alle fogne da liberare, le pompe di sollevamento, che dovrebbero aiutare a convogliare i liquami nelle condotte pubbliche, lungo via Casamonica, sono rotte e non fanno più il loro dovere, contribuendo ad aumentare l’impossibilità del deflusso dei liquidi malsani. Su queste, la competenza apparterrebbe strettamente al Comune che, comunque, alcuni residenti hanno già allertato, senza però, ricevere riscontri. Il rivolo putrido che si apre la strada nell’asfalto fa temere anche che le infiltrazioni, che durano ormai da giorni, nel riversarsi verso valle, vadano a compromettere la tenuta statica del muro di contenimento al confine con un fondo privato. La paura è che, se non arriva un immediato intervento di bonifica e di ripristino, il muro possa crollare, sommando il danno materiale a quello ambientale.

La questione del ristagno di fogna si aggiunge a una situazione di manutenzione già visibilmente precaria, con erbacce che dominano le aiuole lungo il grande vialone che conduce ai singoli lotti. Un terreno, residuo di un provvedimento d’esproprio per l’apertura della strada e, quindi, pubblico, situato verso l’incrocio con via Pedagnali, è diventato una discarica incontrollata a cielo aperto, con i rifiuti di ogni natura che si vedono spuntare dalle erbacce. Il timore è che, in quell’area, vi siano abbandonati anche rifiuti speciali e, anche in questo caso, la questione è stata più volte segnalata agli uffici comunali senza, però, vedere un intervento di pulizia che rigenerasse la zona.(re. pro.)

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