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Fitti, c’è la graduatoria 2012 Mancano i soldi dei contributi

E’ stata pubblicata sul sito del Comune la graduatoria definitiva degli aventi diritto ai contributi alloggiativi per il 2012. In totale sono 938 i salernitani che dovrebbero beneficiarne, 782 dei...

E’ stata pubblicata sul sito del Comune la graduatoria definitiva degli aventi diritto ai contributi alloggiativi per il 2012. In totale sono 938 i salernitani che dovrebbero beneficiarne, 782 dei quali appartenenti alla cosiddetta “fascia A” e 156 alla “fascia B”. Sulla carta, dovrebbero ricevere un assegno che oscilla tra i circa 1300 euro ed i 1600, ma nei fatti, è molto probabile che resteranno a bocca asciutta. A lanciare l’allarme, chiedendo la mobilitazione dei consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, è il sindacato Sunia: «Non ci sono fondi. Da quanto abbiamo appreso la Regione ha intenzione di avviare una verifica tra i residui passivi dei Comuni, ma parliamo di spiccioli». Ma quello dei contributi 2012 non è uno scandalo isolato. Lo sa bene il numero uno del sindacato, Liborio De Simone, quotidianamente subissato da decine di telefonate da parti di quanti, da oltre un anno, sono in attesa dei contributi alloggiativi del 2011. La somma - per un valore complessivo di un milione e 88mila euro - che la Regione non erogava al Comune per via di un contenzioso legato a debiti pregressi, esiste, ma solo virtualmente, ossia non vi è liquidità immediata ed occorre attendere che da Napoli si individui un escamotage per stornare il dovuto agli aventi diritto, anche perchè, «se questo non avverrà entro la fine del 2013, il rischio è che i fondi del 2011 vadano in perenzione, rientrando nei crediti dei residui passivi», ha rimarcato De Simone. Di qui l’appello ai consiglieri regionali, affinchè facciano pressing su Caldoro per trovare una soluzione in tempi rapidi. Finora ad essersi mosso è stato solo l’assessore comunale al Bilancio Alfonso Buonaiuto, che dopo un botta e risposta con gli uffici regionali, ha chiarito i termini di un contenzioso nato dal fatto che la Regione aveva stabilito di negare i versamenti a tutte quelle amministrazioni che fossero risultate debitrici per l’acquisto di forniture idriche dall’ex Cassa del Mezzogiorno (anni 1981-1991).(b.c.)

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