IL CASO

Fisciano, case all’asta: 70 famiglie a rischio sfratto

Metà degli alloggi popolari rientrano nella procedura fallimentare di Iacp. La protesta: «Non siamo abusivi»

FISCIANO - Case popolari all’asta, 70 famiglie rischiano di ritrovarsi per strada. Giorni di attesa, preoccupazione e tensione a Fisciano per la sorte degli inquilini degli alloggi ex Iacp Futura rientrati nella procedura fallimentare, e i cui occupanti potrebbero a breve essere costretti a trovare un’altra sistemazione. Una vicenda lunga e intricata che ebbe inizio a metà anni 2000, quando venne avviato il progetto per la realizzazione di circa 140 abitazioni su tutto il territorio comunale di Fisciano, con tanto di convenzione immobiliare tra l’Ente e la società. Come vuole la procedura, venne fatto un bando per individuare i possibili assegnatari e fu stilata la graduatoria. A quel punto però iniziò il “travaglio” di chi era rientrato tra gli aventi diritto.

Durante la costruzione degli immobili iniziarono ad emergere difficoltà finanziarie della società. Nel frattempo gli assegnatari avevano fatto investimenti importanti finalizzati all’acquisto degli immobili, per decine di migliaia di euro, ma solo circa la metà di essi, con una ulteriore spesa, diventavano proprietari a tutti gli effetti con atto definitivo di compravendita. I veri problemi sarebbero iniziati più tardi con il default di Iacp Futura, in quanto la Banca Nazionale del Lavoro, in qualità di creditore, non ha avuto indietro le somme pattuite e l’altra metà degli alloggi (circa 70), i cui inquilini non erano ancora diventati proprietari con atto pubblico, sono rientrati nella procedura fallimentare. Poco meno di un mese fa quelle stesse abitazioni sono finite all’asta e già alcuni cittadini interessati agli immobili hanno presentato istanza al curatore fallimentare. Si è arrivati alla giornata di mercoledì, quando il curatore stesso era in procinto di effettuare un sopralluogo, ma gli inquilini delle palazzine di via Giacomo Matteotti, dove insistono 16 alloggi, si sarebbero opposti alla visita. Una situazione fortunatamente non degenerata, ma che ben testimonia lo stato d’animo di chi, da un giorno all’altro, teme di perdere la sua casa.

Eloquente un cartello affisso nei pressi di una delle palazzine: «Siamo assegnatari regolari e non abusivi, come ci avete marchiato. Ci è stato riconosciuto un contributo regionale avendo i requisiti richiesti, abbiamo versato somme finalizzate all’acquisto dell’immobile e per tale motivo ci spetta il diritto di prelazione». I residenti negli alloggi ex Iacp disseminati sul territorio che vivono questa delicata situazione hanno avuto ieri sera un incontro con il sindaco di Fisciano, Vincenzo Sessa , per impostare una strategia che consenta di mettere al riparo le famiglie. La questione è giunta anche in Consiglio comunale tramite Gaetano Barra , esponente del gruppo “Cambia Fisciano”, che ha dichiarato: «Senza che si possa sbandierare alcunché di politico, ma solo nell’interesse dei cittadini, ho chiesto di mettere in campo tutti gli sforzi per affrontare la difficile questione Iacp Futura, che mina la serenità di decine di famiglie del nostro comune, le quali hanno impegnato i loro sacrifici economici nella possibilità di acquistare una casa. È ancora il tempo di agire».

Francesco Ienco