IL FATTO

Fisciano, cartelli di Legambiente dati alle fiamme

Incendiate all’ingresso del parco del Frassineto le affissioni con le nuove regole su igiene e pulizia: c’è la denuncia

FISCIANO - Vietato accendere fuochi. Era tra le indicazioni contenute nei cartelli appena sistemati da Legambiente all’ingresso del Parco del Frassineto a Fisciano. Eppure, qualche incivile ha pensato bene di fare il contrario e, ironia della sorte, accanendosi proprio contro le affissioni che incitavano al rispetto delle norme di salvaguardia dell’igiene, date incredibilmente alle fiamme. Un episodio ancora alla ricerca di spiegazioni, quello avvenuto nel fine settimana proprio alle porte del parco, una delle oasi naturalistiche più note della Valle dell’Irno, meta di giovani e comitive durante tutto l’anno e in particolare in festività come Pasquetta e Ferragosto. E pensare che da poco erano entrate in vigore le norme dettate dall’ordinanza del Comune di Fisciano. Tra queste obbligo di guinzaglio per gli amici a quattro zampe, differenziare i rifiuti e per l’appunto non appiccare roghi, specie in un periodo come quello estivo in cui il gran caldo è una variabile che può diventare, in taluni casi, disastrosa.

Il contenuto del provvedimento è stato illustrato tramite dei cartelli in bella mostra all’ingresso dell’oasi. Purtroppo però gli stessi sono stati vandalizzati notte tempo da ignoti malintenzionati. Un gesto che ha mandato su tutte le furie i componenti del circolo di Legambiente Valle dell’Irno, i quali hanno presentato denuncia alle forze dell’ordine, interrogandosi sui motivi di un simile comportamento: semplici teppisti o qualcosa di peggio? «Qualche inutile idiota ha pensato bene di dare fuoco ai cartelli monitori,posti all'ingresso del parco, con cui informavamo i fruitori del parco delle regole imposte dalla nuova ordinanza hanno scritto gli attivisti Questo gesto vigliacco ed intimidatorio ci fa capire che tra tanta gente perbene ci sta chi il rispetto e la democrazia non la conosce, fermo restante che abbiamo dettagliatamente informato del fatto gli organi di polizia, sicuramente questo non ferma la nostra azione fatta di volontariato tesa alla salvaguardia dell’ambiente». Si teme insomma che non ci sia semplicemente da fare i conti con atteggiamenti incivili, ma che possa esserti trattato di una sorta di “avvertimento”.

Starà ai tutori dell’ordine, sulla scorta delle indagini, stabilire la vera natura dell’episodio. Certo è che quanto accaduto ha suscitato l’indignazione di molti, anche via social network, i quali hanno condannato apertamente la condotta dei responsabili del rogo dei cartelli, nonché “consigliato” di aumentare la sicurezza nei pressi dell’oasi naturalistica, magari installando delle telecamere.

Francesco Ienco