Firmato l’atto, il Giudice di pace non chiude

Cariello: «Risultato importante ottenuto col contributo del Pd, dell’Udc e dei dipendenti comunali»

L’ufficio del Giudice di pace di Eboli non chiuderà, la buona notizia è arrivata ieri da Roma, dove al ministero della giustizia i funzionari hanno comunicato alla delegazione ebolitana, guidata dal sindaco, Massimo Cariello, la revoca del precedente atto di soppressione. Una comunicazione che è arrivata in concomitanza con l’incontro che il sindaco ha avuto con il sottosegretario Cosimo Ferri, insieme con il gruppo consiliare di Centristi per l’Europa, composto dai consiglieri comunali Giancarlo Presutto e Gianmaria Sgritta.

L’obiettivo di salvare l’ufficio del Giudice di pace a Eboli è stato raggiunto grazie a un’ampia sinergia politico-amministrativa. «Un risultato importantissimo non solo per Eboli, ma per l’intero territorio – ha spiegato Cariello – voglio ringraziare quanti hanno contribuito a questo risultato. Innanzitutto Antonio Cuomo, parlamentare del Pd che è stato il primo a essersi interessato alla vicenda e ad averci stabilito una corsia preferenziale con il sottosegretario Ferri. Con Cuomo abbiamo avuto vicini e attivi i vertici dell’Udc, a cominciare da Cobellis e Giuseppe De Mita, attraverso cui siamo entrati in contatto con il sottosegretario Gennaro Migliore, che da subito ha capito le nostre ragioni entrando immediatamente in contatto con il ministro Orlando per sostenere la battaglia di Eboli. Voglio ancora ringraziare il coordinatore provincia di Centristi per l’Europa, Vincenzo Inverso, l’ordine forense e l’associazione forense Valle del Sele, così come il presidente del Consiglio comunale, Fausto Vecchio, e il vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto. Un ringraziamento particolare va all’intero Consiglio comunale e alla struttura soprattutto ai dipendenti, a cominciare dal dirigente Francesco Cuozzo».

Luella Mazzara

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