rio sguazzatorio 

Firmato l’accordo per la manutenzione

Firmato l’accordo di programma tra i Comuni di Angri e San Marzano sul Sarno e il Consorzio di Bonifica per i lavori di manutenzione dell’Alto Corso del Rio Sguazzatorio, ma il sindaco angrese rimane...

Firmato l’accordo di programma tra i Comuni di Angri e San Marzano sul Sarno e il Consorzio di Bonifica per i lavori di manutenzione dell’Alto Corso del Rio Sguazzatorio, ma il sindaco angrese rimane preoccupato. L’opera sarà utile in particolare agli abitanti di via Orta Longa e via Orta Loreto che subiscono da anni le esondazioni ogni volta che piove con danni ingenti alla popolazione e alle attività economiche.
L’accordo porterà il Comune di Angri, ente attuatore, e i tecnici del Consorzio ad interfacciarsi con la Regione attraverso la presentazione del progetto che dovrebbe prevedere una spesa di quasi un milione di euro.
Il sindaco Cosimo Ferraioli ha sottolineato che è necessario «partire dal dragaggio di una porzione del Rio Sguazzatorio rispetto al quale è stato firmato l’accordo. Abbiamo anche preso visione del progetto definitivo e che adesso vogliamo sottoporre alla Regione affinché si arrivi alla fase attuativa per eseguire questi primi lavori per la rimozione di un migliaio di tonnellate di materiale. Una rimozione che comunque è irrisoria rispetto a quanto è depositato nell’alveo negli ultimi 50 anni. Resto dell’idea che comunque si tratta di un intervento palliativo che tende a ridurre per qualche anno il rischio di esondazione, per la cui soluzione definitiva bisognerebbe estendere i lavori all’intero alveo attraverso l’interazione con altri progetti regionali legati al Sarno. Ricordo che resta sempre attiva l’ordinanza sindacale che ha dato inizio a un procedimento che altrimenti non sarebbe stato mai attivato, prospettando un intervento concreto sul territorio. Resto al fianco degli abitanti di quelle aree che non devono sentirsi abbandonati, perché stiamo lavorando alla soluzione del problema, alla salvaguardia del territorio e all’incolumità dei cittadini».
Salvatore De Napoli
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