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Fiorello fa rivivere Modugno al Diana

Vetrano e Randisi portano in scena “Totò e Vicè” al Nuovo

NAPOLI. Il poeta e drammaturgo palermitano Franco Scaldati e un ricordo del grande Modugno negli appuntamenti teatrali napoletani. “Totò e Vicè” di Franco Scaldati in scena al Nuovo, stasera (ore 21) e fino a domenica. Due clochard sopra le righe analizzano temi da dissertazione filosofica. Protagonisti due simboli del teatro contemporaneo italiano, gli attori e registi Enzo Vetrano e Stefano Randisi: «Nelle loro parole, i loro gesti, i loro pensieri, i giochi nei quali essi traducono e reinterpretano i loro dialoghi fantastici e le loro domande surreali, Totò e Vicé sono la dialettica, la complementarità, la forma stessa di una loro poetica vissuta da una doppia identità scritta da un'amicizia reciproca assoluta, in una realtà punteggiata di sogni che li fanno stare in bilico tra la natura e il cielo, tra passato e futuro. Sono due personaggi post-beckettiani, che sembra si siano ricongiunti con il loro Godot, trovando nel sorriso e nei giochi più ingenui il modo di riappacificarsi con la vera natura del teatro, fatto di niente, solo di una sfilza di lumini allineati lungo tutto il proscenio, come era usuale fare nella Commedia dell'Arte».

Stasera (ore 21) e fino a domenica al Diana riflettori puntati sull’opera “Penso che un sogno così…”, con Giuseppe Fiorello e regia firmata da Giampiero Solari. «Sarà un semplice omaggio personale e affettuoso ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni, il cinema e la musica, - dichiara Fiorello - ma non sarà soltanto un viaggio nella vita di Modugno, sarà anche l'occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice». (ci.ma.)