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Fiore: «Sui rincari l’Asis non ha colpa»

«L’applicazione delle tariffe idriche non dipende dall’Asis». Bollette alte e polemiche sulle tariffe dell’acqua: il presidente dell’Asis e consigliere regionale, Nello Fiore, risponde ai cittadini...

«L’applicazione delle tariffe idriche non dipende dall’Asis». Bollette alte e polemiche sulle tariffe dell’acqua: il presidente dell’Asis e consigliere regionale, Nello Fiore, risponde ai cittadini ed ai politici intervenuti sulla vicenda a Battipaglia e in alcuni comuni limitrofi. «L’Asis non ha autonomia nella determinazione e nell’applicazione delle tariffe – afferma Fiore – queste sono approvate dall’Autorità d’ambito Sele e trasferite all’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico (Aeegsi). Nel caso delle tariffe “incriminate”, queste sono state determinate ai sensi della delibera Aeegsi 643/2013, approvate con delibera dell’Ato del 5 giugno 2014, pubblicate sul Burc 41 del 23 giugno 2014 e trasmesse alla Aeegsi senza osservazioni da parte di quest’ultima».

Si parla di aumenti delle tariffe fino al 300 per cento. «Non posso escludere qualche caso di aumento della bolletta fino al 300 per cento. Se questo si è verificato, riguarda qualche caso particolare. L’incremento per le utenze domestiche residenziali non ha superato il 4 per cento per i consumi fino a 350 metri cubi annui ed arriva all’8 per cento per le fasce di consumo intorno ai 600 metri cubi».

Alcuni cittadini di Battipaglia e Bellizzi lamentano però forti rincari? «Con questa bollettazione si è completato il percorso di allineamento dell’articolazione tariffaria in tutti i comuni del bacino Asis. Questa stabilisce le fasce di consumo e il costo del metro cubo di acqua in quella fascia. Ho letto che l’Asis ha arbitrariamente ridotto i quantitativi di mc che vengono forniti senza eccedenza. Tale operazione di rimodulazione delle fasce di consumo (articolazione tariffaria) è stata procrastinata dall’Asis fino ad oggi. Quando, nel 2008/2009, il Cipe impose l’eliminazione dei minimi impegnati, l’Asis a vantaggio degli utenti eliminò i minimi surrettiziamente (ricordo che con i minimi impegnati l’utente si impegnava a pagare un quantitativo a prescindere dal consumo), ma per i vecchi contratti lasciò inalterate le fasce di consumo prestabilite, consentendo agli utenti che consumavano maggiori quantitativi di acqua di non ricadere nelle fasce di eccedenza. Questo non è oggi consentito. In tutti i comuni e tutti gli utenti devono avere uguale tariffa ed uguale articolazione tariffaria».

Quindi gli aumenti dipendono dall’eliminazione delle fasce di consumo prestabilite. «Non solo. Nelle ultime bollette sono stati conguagliati i consumi reali per ogni utente e si è applicata la tariffa 2015, non applicata nelle precedenti bollette. Questa operazione ha inciso poco per gli utenti domestici, un po’ di più per i consumi ad uso diverso (dal 10 al 17 per cento di aumento)».

In assoluto, però, il costo dell’acqua sembra un po’ caro. «La Aeegsi ha elaborato parametri di valutazione della qualità del servizio che impongono al gestore una maggiore attenzione al soddisfacimento dell’utente. Questo si traduce in politiche aziendali orientate a garantire il presidio delle attività 24 ore su 24 e per tutti i giorni dell’anno. Tutto questo ha un costo».

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