Fino a diecimila euro con i gettoni di presenza 

Nell’ultima consiliatura cumulati i compensi delle riunioni delle commissioni Il regolamento non lo consente ma la norma è stata sempre ignorata

CAPACCIO PAESTUM. Gettoni di presenza per i consiglieri che partecipano alle commissioni elettorali: stando alle disposizioni di legge non sarebbero cumulabili. Ma a Capaccio Paestum, da anni è consuetudine fare più commissioni in un solo giorno e incassare per ognuna un gettone di presenza di 25 euro. La normativa però non consente la cumulabilità dei gettoni di presenza. Questo ha consentito ai consiglieri comunali, ad alcuni in particolare, di incassare somme molto elevate nel corso degli anni. Basta vedere i compensi corrisposti, da gennaio a dicembre del 2016, ai consiglieri dell’amministrazione dell’ex sindaco Voza.
Il record dei compensi è detenuto dall’ex consigliere Maurizio Paolillo al quale sono stati riconosciuti compensi per 12.291,30 euro, di questi 3.431,07 di rimborso per missioni. La somma è comprensiva anche dei consigli comunali. In un anno ne vengono convocati meno di dieci. Basta fare qualche calcolo per accertare che i conti non tornano. Le commissioni vengono svolte, generalmente, quattro volte al mese, una volta a settimana. Se venisse rispettato, ciò che impone la normativa, confermata anche da alcune sentenze della Corte dei Conti e pareri ministeriali, un consigliere avrebbe un compenso mensile per le commissioni di circa 100 euro, per un totale annuo di circa 1200 euro. Somma minima, alla quale si è avvicinato solo qualche consigliere, semplicemente perché è stato più assente rispetto a qualche collega.
A quanto sembra, il regolamento comunale, che disciplina l’organizzazione e funzionamento del consiglio e commissioni, non lo escluderebbe ma non lo stabilisce come criterio. «Ritengo sia un falso problema. In primis perché le commissioni sono ripartite tra i consiglieri - afferma l’ex consigliere Paolillo - e poi concentrando le adunanze in un solo giorno, si risparmiano le indennità di trasferta e i rimborsi alle aziende dove lavorano i consiglieri oltre al personale verbalizzante. Tutti insieme i consiglieri in genere costano molto meno della giunta e di vari consulenti che nelle pubbliche amministrazioni sono il vero pozzo senza fondo. Da presidente della Commissione bilancio uscente posso garantire che a ogni seduta è dopo la discussione stata prodotta una richiesta o proposta su vari problemi».
Per il 2016 la somma relativa ai compensi corrisposti agli amministratori capaccesi dal sindaco, agli assessori, ai consiglieri di maggioranza e minoranza è di 222.223,72 euro. Tra i compensi più alti quelli elargiti ai consiglieri Luciano Farro, 9.741,06 euro, Pasquale Mazza, 11.377,25, Giuseppe Tommasini, 8.357,65, Roberto Voza, 8.793, e Luca Sabatella, 9.721,08. Il compenso più basso è percepito dai consiglieri Francesco Longo, 300,96 euro, Carmine Tedesco, 547,20, e Leopoldo Marandino, 54,72.
In nessun caso “l’ammontare percepito nell’ambito di un mese da un consigliere può superare l’importo pari a un quarto dell’indennità massima prevista per il rispettivo sindaco o presidente». Nel caso si verificasse devono essere detratte. Qualora si accerti che i compensi siano stati assegnati in modo inappropriato, per il mancato recupero di tali somme potrebbero configurarsi gli elementi del danno erariale, con il conseguente avvio del giudizio di responsabilità da parte della Corte dei Conti.
Angela Sabetta
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